Il documentario in lizza per miglior pellicola straniera è entrata nella short list da cui uscirà la cinquina finale
Per ora prosegue senza intoppi il cammino di "Fuocoammare", il film di Gianfranco Rosi candidato italiano agli Oscar nelle categorie miglior film straniero e miglior documentario. L'opera ha già fatto un primo passo in avanti nella corsa alle statuette entrando nella shortlist di quindici titoli dalla quale sarà poi scelta la cinquina dei candidati all'Oscar per il documentario. Per il miglior film straniero la scelta avverrà nei prossimi giorni.
L'"Academy of Motion Picture Arts and Sciences" ha reso nota la prima selezione di documentari. Ora questi quindici documentari verranno ulteriormente visionati e giudicati per l'ulteriore scrematura finale che sancirà i cinque film che alla fine concorreranno all'Oscar e che saranno annunciati il 24 gennaio insieme a tutte le altre candidature.
Nella quindicina c'è una grande predominanza delle produzioni americane. A parte l'italiano "Fuocoammare", l'austriaco "The Ivory Game", sul commercio illegale dell'avorio, il mongolo "La principessa e l'aquila", diretto da Otto Bell e la produzione Usa-Cina "Hooligan Sparrow", di Nanfu Wang, gli altri titoli sono stati prodotti negli Stati Uniti. Questi sono: "Cameraperson" di Kirsten Johnson; "Command and Control" di Robert Kenner su uno sventato incidente nucleare in Texas negli anni Ottanta, "Gleason" di Clay Tweel sul campione di football Steve Gleason; "I Am Not Your Negro" in cui Raoul Peck esplora la questione razziale nell'America moderna; "Life, Animated" di Roger Ross Williams; "O.J.: Made in America", di Ezra Edelman sul caso O.J. Simpson, "13th", della regista di Selma, "Ava DuVernay" sul sistema delle carceri americane, "Tower" di Keith Maitland; "Weiner", sullo scandalo del deputato democratico di New York che postava scatti osè, "The Witness" e "Zero Days", diretto da Alex Gibney, sul virus informatico Stuxnet, creato dai servizi segreti americani e israeliani per sabotare la centrale nucleare di Natans, in Iran.
"Fuocoammare" sta seguendo un percorso analogo anche per la categoria miglior film straniero. L'annuncio della shorlist di nove film dalla quale verranno poi scelti i cinque finalisti fra le pellicole in lingua originale è prevista per metà dicembre. "Non mi aspettavo che sarebbe stata una corsa così lunga e faticosa - ha detto Gianfranco Rosi a proposito del processo di selezione agli Oscar - da un paio di mesi a questa parte è come se ogni giorno fossi andato al mio matrimonio. Sono felice, perché parlo di questo film, ma c'è anche la tensione, tantissima gente da incontrare, le rassegne, i dibattiti, le infinite proiezioni. Non mi aspettavo che sarebbe stato così complesso, con così tante fasi. Stiamo lavorando molto duro, ma ho visto almeno otto o nove documentari fantastici, per non parlare poi dei film in lingua originale, che sono tantissimi e molti davvero straordinari. E' una corsa che va affrontata un passo alla volta perché se si guarda troppo in avanti si rischia di bloccarsi." Un passo, intanto, ora è stato fatto. La cerimonia degli Oscar quest'anno si terrà il 24 febbraio.