Il regista, in gara a Cannes con "Dolor y Gloria", si confessa a "Vanity Fair"
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Pedro Almodóvar si prepara a tornare a Cannes con il suo ventunesimo film "Dolor y Gloria", una pellicola autobiografica in cui il suo alter-ego Antonio Banderas è un anziano regista che traccia il bilancio della sua vita. "Ho avvertito una sensazione strana, che ci fosse qualcosa mia infanzia che non mi piacesse. In collegio c'erano moltissimi abusi, io fuggivo sempre", ha confessato il regista a "Vanity Fair".
"Avevo 10 anni e con i miei coetanei passavo 24 ore al giorno. In camerata, di notte, ci raccontavamo le nostre esperienze. Mi ricordo di almeno venti bambini che vivevano nel collegio ed erano stati molestati. Ci provarono anche con me, ma riuscii sempre a scappare" ha raccontato al settimanale. "C'era un prete che in cortile mi dava sempre la mano perché gliela baciassi. Io quella mano non l'ho mai baciata. Fuggivo. Fuggivo sempre e sotto i portici del chiostro, quando ero solo, non camminavo ma correvo. Avevamo paura".
Nell'intervista, Almodóvar rievoca anche la frustrazione di vedere i colpevoli farla franca: "Le voci degli abusi erano arrivate oltre le mura del collegio e i casi erano così concreti e numerosi che la direzione dei salesiani non potè far altro che intervenire. Cambiarono collegio ai sacerdoti mandandoli in un collegio di adolescenti. Nessuna punizione. Nonostante la menzogna e l'abuso su un'età così indifesa e la devastazione imposta a chi si affaccia alla vita, sapevano che sarebbero stati coperti perché così accade da sempre: si coprono l'un l'altro".
Per il regista la situazione attuale non è diversa: "Lo facevano e continuano a farlo. Ne parlai solo una volta, con il confessore. Mi chiese comprensione e mi disse non parlarne con nessuno. Ma come si fa ad avere comprensione verso un adulto che si comporta così? Io non so se il Papa stia attuando una rivoluzione o se non stia facendo niente. Quello che so è che non sta facendo a sufficienza. Non solo contro gli abusi, ma anche con tutto ciò che ha a che fare con la sessualità dei preti. se si concedesse l'addio al celibato, il 90 per cento degli abusi scomparirebbe".