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Quarto progetto discografico dell'artista di Ivrea
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Cosmo interrompe il silenzio di questa insolita stagione, nella quale, "pandemia e provvedimenti per contrastarla hanno fatto a pezzi gli ultimi rimasugli di vita sociale" e irrompe con un nuovo album "La terza estate dell'amore". Antidoto ad un presente ancora "pesante" e promessa per un futuro in cui si possa riscoprire la gioia di stare insieme. Dodici palpitanti brani, che l'artista di Ivrea ha annunciato a sorpresa nelle strade di alcune città con un manifesto programmatico, artistico e politico, evocando le rivoluzionarie vibrazioni delle Summer of love del passato.
"La terza estate dell’amore è un'invocazione, più che una realtà. È una possibilità, ma anche una necessità.", si legge nel manifesto del quarto lavoro discografico di Cosmo, che evocando le Summer of love del passato, racconta il bisogno di lanciare una "Terza estate dell'amore" per porre fine al silenzio imposto dalla pandemia : "Un qualcosa che deve accadere e che prima o poi succederà. La prima Summer of Love era legata al movimento hippy di fine anni Sessanta. La seconda al nascente movimento rave di fine anni Ottanta. Oggi la necessità di socialità e amore collettivo si fa sempre più forte. La pandemia e i provvedimenti per contrastarla hanno fatto a pezzi quelli che erano gli ultimi rimasugli di vita sociale, riducendola ai suoi minimi storici. Ormai è chiaro: stiamo camminando sulle rovine di un sistema di valori che ha fallito e che deve essere spazzato via: quello dell’individualismo, della competizione, della crescita
illimitata e del conflitto...".
Dodici canzoni in cui l'artista mixa clubbing, cantautorato e cori per un disco arrabbiato e audace, con il quale tuttavia intende manifestare tutta la sua fiducia nel futuro.
Quasi in contemporanea a Roma e Milano, e nei boschi del canavese, sono state realizzate delle installazioni di impianti audio che hanno suonato a sorpresa "La terza estate dell'amore". Le location scelte per quest’operazione sono stati parchi cittadini, case abbandonate ma anche luoghi di aggregazione culturale messi a dura prova durante la pandemia ancora in corso: live club piccoli e attivi sul territorio come MONK e Le Mura a Roma, vere e proprie istituzioni come Circolo Magnolia a Milano, centri sociali come l'eXSnia, lo spazio culturale occupato Tempio Del Futuro Perduto, fino ad arrivare al Forum di Assago. Proprio al Forum, in sinergia di intenti con il movimento Bauli In Piazza – We Make Events Italia, sono stati esposti i bauli simbolo della categoria dei tecnici e di tutti i lavoratori dello spettacolo e degli eventi. Un segnale preciso e inequivocabile: la musica torna a rompere il silenzio e la monotonia.
"La terza estate dell'amore" è un disco che nasce all'insegna della reazione e dell'azione: "Ingiustizie, disuguaglianze, repressione e disastro ecologico sono i frutti di quel sistema. La terza estate dell'amore è il manifesto di qualcosa che ancora non ha un nome. Un corpo pulsante e desiderante che spruzza il suo sudore sull’etica del lavoro. Un corpo erotico sbattuto in faccia al gelo di morte del capitalismo e della burocrazia, un ballo sulla carcassa di una società incapace di godere e di organizzarsi per essere felice. Una società che preferisce riempirsi di regole, leggi e divieti con lo scopo di individuare sempre un responsabile penale e parallelamente “mettersi in sicurezza”. Una società che mette il profitto davanti al coraggio e alla libertà e che ci vuole sempre più inoffensivi. Andrà tutto bene, purché non arrechi disturbo alcuno. La nuova dittatura passa attraverso questa ragionevolezza, e sta erodendo ogni piccolo spazio di autonomia".
Cosmo rilancia quindi la stagione della musica e della festa: "La terza estate dell'amore è una pernacchia in faccia a chi nega l’essenzialità della festa e dello spirito di comunità. Non ce ne facciamo niente delle città cadavere, luoghi di morte dell’anima e del corpo. Le vogliamo cambiare. Vada a farsi fottere il pil, si fotta la Borsa. Questo messaggio è dedicato a chiunque si sia visto rubare tutto il tempo migliore della propria vita, a chi crede nell’aggregazione e nello spirito di comunità, a chiunque voglia prendere questa grande macchina e sedersi accanto al pilota per farla rallentare, sostare, ripartire quando è il momento. Verso destinazioni ed esperienze altre. Verso il futuro".