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Per Francesco Monte la nuova vita da cantante inizia da "Siamo già domani"

Dopo l'esperienza di "Tale e quale show", l'ex tronista di "Uomini e donne" e gieffino, ha deciso di mettersi alla prova nel campo musicale

20 Lug 2020 - 17:31
 © Ufficio stampa

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Iniziare una nuova carriera a 32 anni. E' quello che prova a fare Francesco Monte con il brano "Siamo già domani", il singolo che segna il suo debutto come cantante. Per l'ex tronista ed ex gieffino, diventato celebre anche per gli amori con Cecilia Rodriguez e Silvia Salemi, la folgorazione sulla via di Damasco è arrivata con la partecipazione a "Tale e quale show". "Il canto è una passione infantile e, dopo gli applausi in quel programma - dice -, ascoltando per la prima volta me stesso, ho capito che la mia strada doveva essere questa".

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 "Siamo già domani" è un progetto artistico che parte da lontano, ispirato dal desiderio di condividere un talento, di esprimere una passione realmente autentica, quasi infantile. E' nato così, spigolando tra il relativismo del tempo che passa e la voglia d'amore che resta, il suo primo brano scritto assieme a Luca Mele e Alex Grasso, che ha curato anche l'arrangiamento assieme a Marcello Sutera.

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Un vero tormentone del cuore in questa estate particolare. Il singolo vanta una line-up di assoluto prestigio: la voce di Francesco Monte è accompagnata dalle chitarre di Luca Colombo e Alessandro Grasso, dal basso di Marcello Sutera e dalla batteria di Daniele Chiantese con Valentina Ducros ai cori e il mastering mixato dal tecnico dei Coldplay: "Tutti fantastici professionisti - spiega Monte - artisti di solida esperienza con i quali è stato un piacere poter lavorare a questo mio primo progetto musicale".

Anche Francesco, come molti personaggi dello spettacolo che hanno improvvisamente cambiato palcoscenico artistico, si aspetta la diffidenza iniziale del pubblico ed il pregiudizio della critica, ma lui - come sempre - resta convinto delle sue scelte e ostinatamente fedele all'impalcatura dei suoi valori: "A me piacciono gli artisti poliedrici, quelli che non hanno mai avuto paura di ripartire da zero affrontando esperienze talvolta inedite. In Italia, al contrario, queste metamorfosi non vengono particolarmente apprezzate e chi cambia palcoscenico artistico viene sempre visto con un pizzico di sospetto. Nel mio caso, il fatto d'incidere un brano è stata solo un'intima esigenza personale che ho avvertito, come una folgorazione, dopo aver semplicemente ascoltato me stesso. Se poi a qualcuno il brano non dovesse piacere, pazienza. Resterà comunque l'orgoglio di aver creduto in un progetto autentico, un progetto che, forse per la prima volta, finalmente parla davvero di me".

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