DAl 27 SETTEMBRE ALL'8 OTTOBRE

Piccolo Teatro, nel centenario di Italo Calvino "Il barone rampante" secondo Riccardo Frati

Lo spettacolo in scena al Teatro Grassi dal 27 settembre all’8 ottobre

25 Set 2023 - 11:05
 © Masiar Pasquali

© Masiar Pasquali

Alla vigilia del centenario della nascita di Italo Calvino (15 ottobre 1923), il Piccolo Teatro di Milano ripropone "Il barone rampante" secondo Riccardo Frati. Lo spettacolo, delicato, lieve e commovente produzione del Piccolo Teatro è in scena al Teatro Grassi dal 27 settembre all’8 ottobre. Sul palco dopo il tutto esaurito della stagione 2022/2023 un cast parzialmente rinnovato (Matteo Cecchi, nei panni di Cosimo Piovasco di Rondò, e Leonardo De Colle in quelli del fratello-narratore, Biagio); accanto a loro, Mauro Avogadro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Marina Occhionero.

L'importanza della storia di Calvino

  "Il barone rampante" è stato pubblicato nel 1957 e da allora incanta e appassiona pubblici di tutte le età. Il motivo lo spiega il regista Riccardo Frati: "E' un libro ricco di spunti per chiunque: dalla relazione con l’autorità, complessa a qualunque età, al rapporto dell’uomo con l’ambiente, è un testo 'politico', nel senso ecumenico del termine, un racconto nel quale ciascuno di noi, adulto o bambino, può ritrovare se stesso".

La messa in scena

  La dialettica verticale del testo è trasposta sulla scena attraverso un sistema di pedane e passerelle, funzionale, ma al tempo stesso leggero: è qui che il baroncino Cosimo Piovasco di Rondò vive la sua personale rivoluzione, dal giorno in cui, rifiutatosi di mangiare un piatto di lumache e per questo punito dal padre, sale su un albero del parco di casa per non scenderne mai più.

Ambientato in una Liguria “immaginaria”, a metà di un Settecento che prelude alla Rivoluzione Francese e che riverbera nei costumi dello spettacolo, "Il barone rampante - continua Frati -, regalandoci un personaggio che si muove in alto, sospeso sulle nostre teste, ci costringe a sollevare gli occhi dai dispositivi in cui siamo isolati, a uscire dalla gabbia delle nostre individualità. L’adolescente Cosimo, che incarna l’urgenza di migliorare il mondo intorno a sé, mi fa pensare ai giovani attivisti per l’ambiente dei giorni nostri, e a tutti coloro che hanno il coraggio di cambiare il proprio punto di vista e di impegnarsi per il bene comune".

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