Pier Silvio Berlusconi: "Per i film Mediaset 12 milioni di italiani nelle sale"
© Ufficio Stampa Mediaset |
© Ufficio Stampa Mediaset |
L'amministratore delegato di Mediaset commenta con soddisfazione i risultati delle pellicole prodotte, "Quo vado?" e "Il piccolo principe", diventate campioni di incassi nelle ultime settimane
© ufficio-stampa-mediaset
C'è l'impronta di Mediaset nei successi cinematografici di questo inizio 2016. Ai primi due posti del box office ci sono infatti "Quo vado?" e "Il piccolo principe", due film prodotti dalla casa del Biscione. "Siamo orgogliosi di questa stagione cinematografica - dice l'amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi -. Oltre 12 milioni di italiani che in poche settimane scelgono i film Mediaset non sono frutto del caso, ma di un lavoro accurato".
© Ufficio Stampa Mediaset |
© Ufficio Stampa Mediaset |
Se Checco Zalone ha ottenuto il record assoluto di incassi per un film italiano sfondando il muro dei 60 milioni, quello de "Il piccolo principe" e un risultato straordinario, con 1,3 milioni di presenze per 8,3 milioni di incasso. E a questi vanno aggiunti anche "Chiamatemi Francesco", uscito a dicembre 2015 e ancora nelle sale (600mila spettatori, 3,7 milioni al box office) e "Vacanze ai Caraibi" (1,1 milioni di spettatori, 7,5 milioni di incasso).
"Mediaset, con Medusa Film (distribuzione) e TaoDue Film (produzione di fiction e film), ha infatti investito negli ultimi anni per creare un'autentica industria del cinema italiano - spiega Berlusconi -. E nello stesso tempo ha allargato la propria vocazione internazionale con progetti nati in Italia come 'Chiamatemi Francesco' sulla vita di Papa Bergoglio (scritto e girato anche per i grandi mercati esteri) e l'investimento nella coproduzione di un successo per niente scontato come 'Il piccolo principe' di cui Mediaset detiene anche i diritti per tutte le piattaforme (tv free e pay, digitale e satellite, lineare e non lineare) . I film Mediaset della stagione mi sembrano le migliori risposte alla presunta 'crisi del cinema' che forse è più una crisi di proposte. E i risultati della nostra scelta di puntare con determinazione sul cinema per il grande pubblico si vedono sia in termini di qualità sia di box office".