Pierangelo Bertoli, 80 anni fa nasceva il "cantastorie" emiliano
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In occasione della ricorrenza il figlio Alberto pubblica "Due voci intorno al fuoco". Tgcom24 vi offre in anteprima il video del singolo "Star con te"
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Pierangelo Bertoli nasceva 80 anni fa. Nato il 5 novembre del 1942, Bertoli ha incarnato un modello di cantautore italiano capace di affondare le proprie radici nella cultura della propria terra, della quale è stato considerato un vero e proprio "cantastorie". Ma il 2022 è un anno particolare perché ricorrono anche i vent'anni dalla morte del cantautore. Per questo Alberto Bertoli, il figlio di Pierangelo, per onorare queste ricorrenze, ha avuto l'idea di incidere un intero album in duetto virtuale con il padre. Tgcom24 vi presenta in anteprima il video di "Star con te", brano scritto e interpretato da Alberto su un testo inedito di Pierangelo.
Pierangelo Bertoli, al momento della sua morte avvenuta il 7 ottobre 2002, aveva in programma un disco scritto con la collaborazione del figlio Alberto e con Luciano Ligabue. "Due voci intorno al fuoco" ricrea quello scambio artistico tra padre e figlio che all'epoca rimase incompiuto. Il disco, presentato in anteprima dal vivo nel corso della recente edizione del "Premio Pierangelo Bertoli" a Modena, si snoda in un percorso che spazia dai brani noti a quelli degli inizi della storia cantautorale che si lega a questo indiscusso cognome, fondendo così passato e presente in un unico e potente canto.
"Star con Te" di cui Pierangelo scrisse il testo e Alberto la musica nella lontana primavera del 2001, è una canzone col marchio di fabbrica che unisce musica fresca a un testo a tratti amaro ma sicuramente molto determinato come tutta la produzione di casa Bertoli.
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"La gente mi chiede spesso cosa mi manca di mio Padre - afferma Alberto Bertoli - oppure cosa mi ha lasciato e io provo a rispondere perché mi sembra giusto soddisfare una curiosità che potrebbe essere di tutti. Ma non riesco. Tutto sembra parziale, tutto sembra superficiale per rappresentare quello che ho dentro al mio cuore e nella mia voce. Il modo migliore che ho per spiegarmi è cantare con lui, cantare quelle canzoni che mi hanno formato, che amo, che porto con così tanto orgoglio per le piazze delle nostre città. La voce è uno strumento che non si accorda ma si può solo dirigere. È qualcosa che viene da dentro ed è per questo che per ognuno di noi è unico e irripetibile".