Il miliardario statunitense ha attaccato i giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che hanno annullato i trattenimenti dei sette migranti trasferiti in Albania. Anche il "Guardian" annuncia un provvedimento simile
Piero Pelù chiude l'account su X per protesta contro Elon Musk. Il cantante lo ha annunciato su Instagram postando una foto in cui mostra il dito medio e altre due che confermano la disattivazione del suo profilo sulla piattaforma di proprietà del miliardario americano. "Visto le pericolosissime dichiarazioni neo totalitarie e neo imperialiste esternate da E. Musk ho deciso di chiudere il mio profilo sulla piattaforma "X" di sua proprietà", ha spiegato in un lungo post l'artista: "Credo che oggi sia fondamentale dare dei segnali chiari di dissenso civile verso chi sta restringendo sempre più le nostre libertà personali...".
Pelù confessa anche che molti gli hanno dato del "folle" per aver preso questa decisione, che tuttavia lui sostiene con forza e che arriva come inevitabile conseguenza delle parole di Elon Musk sul caso migranti in Albania.
"These judges need to go", "questi giudici devono andarsene". Così il miliardario americano ha commentato infatti su X il post di un utente che riportava la notizia della sospensione della convalida del trattenimento per 7 migranti decisa dalla sezione immigrazione del Tribunale di Roma, che si è anche rimesso alla Corte Ue. I 7, che erano stati trasferiti in Albania, sono quindi già rientrati in Italia, a Brindisi. Musk, grande alleato del presidente americano eletto Donald Trump, ha commentato un post di Mario Nawfal, fondatore e amministratore delegato di Ibc Group, molto influente su X. E, sulla piattaforma social di sua proprietà, ha attaccato senza mezzi termini i giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che hanno annullato i trattenimenti dei sette migranti trasferiti in Albania, rinviando alla Corte di giustizia europea per chiarimenti sulla corretta interpretazione delle direttive.
Duro il giudizio del Csm: "Vuole controllare la politica mondiale, è un pericolo per la democrazia". Il consigliere laico del Csm, Ernesto Carbone, ha definito le parole di Musk "pericolose". "Questi nuovi oligarchi che sfruttano mondi nuovi (come lo spazio, l'etere, i social e le nuove tecnologie) per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia", ha detto aggiungendo: "Dopo un'incursione nella politica tedesca oggi il giurista Elon Musk entra in modo violento criticando un potere delle Stato. Tutto questo è inaccettabile ma soprattutto pericoloso", ha aggiunto.
"Dopo avere già ridotto a semplice vetrina la mia pagina FB ora chiudo X per un aperto dissenso verso chi la gestisce. Ai miei 450.000 amici dico vediamoci su Instagram e ai miei concerti, nei bar, nelle strade, nelle librerie dove la vita vera e tangibile ancora esiste. A presto, ovunque!".
"Buongiorno, cari amici! Abbiamo deciso di chiudere il nostro profilo su X, ormai sempre più simile a una cloaca", così Elio e le Storie Tese annunciano sul loro profilo X di ritenere inammissibile la propaganda di Musk e di voler di conseguenza chiudere, sull'esempio di Pelù, l'account, invitando tutti a fare lo stesso. "Riteniamo #ElonMusk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito negli anni: ce ne andiamo e vi invitiamo a fare lo stesso. Potrete continuare a trovarci sul nostro sito e sugli altri social. Un abbraccio da Elio e le Storie Tese".
Il quotidiano britannico "The Guardian" ha annunciato il proprio ritiro dalla piattaforma X, il social media di proprietà di Elon Musk. In un annuncio ai lettori, il giornale ha precisato di ritenere ormai i vantaggi di una permanenza nella piattaforma inferiori rispetto agli aspetti negativi. "Volevamo far sapere ai lettori che non pubblicheremo più su alcun account editoriale ufficiale del Guardian sul social media X", si legge nel comunicato del quotidiano. "È qualcosa su cui stavamo riflettendo da un po' di tempo, dati i contenuti spesso inquietanti promossi o trovati sulla piattaforma, tra cui teorie cospirative di estrema destra e razzismo", si legge ancora nella nota. Infine una precisazione è stata dedicata al proprietario di X, il miliardario Elon Musk: "La campagna elettorale negli Stati Uniti è servita solo a sottolineare ciò che riteniamo da tempo: che X è una piattaforma mediatica tossica e che il suo proprietario, Elon Musk, è stato in grado di usare la propria influenza per plasmare il discorso politico". La risposta di Musk non si è fatta attendere: "Sono una macchina di propaganda laboriosamente vile - ha scritto -. Siete irrilevanti".