AVEVA 66 ANNI

Morto Carmine Daniele, fratello di Pino: a lui il cantautore aveva dedicato "I got the blues"

L'uomo è deceduto a Bari dopo un trapianto di cuore

25 Nov 2024 - 16:54
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E' morto il fratello maggiore di Pino Daniele, Carmine. Aveva 66 anni e, secondo quanto si è appreso, è deceduto in seguito a delle complicanze successive a un trapianto di cuore, effettuato a Bari. Il cantautore era molto legato a lui (era conosciuto come 'O Giò), al quale aveva dedicato "I got the blues ('O Giò che voglia 'e te vedè/me manca assaje 'na compagnia...).

Pino Daniele aveva tre fratelli e due sorelle. Prima della scomparsa di Pino, nel 2021 era morto Salvatore a soli 56 anni: era il volto ritratto sulla copertina del disco "Terra Mia" del cantautore napoletano. Anche lui soffriva di problemi cardiaci, come il musicista scomparso il 5 gennaio 2015. Nello, 59 anni, è l'unico fratello che ha seguito la strada della musica, pubblicando sei album. Patrizia e Rosaria sono rimaste lontano dai riflettori.

Carmine Daniele era noto anche per il suo impegno politico e sociale. Nel 2015, durante una visita a Napoli di Matteo Salvini, si era reso protagonista di una protesta, esponendo uno striscione sotto casa sua con la scritta: "Questa Lega è una vergogna, lo diceva anche mio fratello Pino".

La scomparsa del fratello del cantautore arriva il giorno dopo del tributo a Pino Daniele allo stadio Maradona di Napoli, dove è stato presentato un brano inedito: "Again". A quasi dieci anni dalla scomparsa di uno dei più grandi cantautori italiani, i figli Alessandro e Sara hanno deciso di pubblicare il brano cantato e mixato dallo stesso Pino Daniele nel 2009 e mai distribuito. Domenica 24 novembre la canzone è stata trasmessa dagli altoparlanti dello stadio prima della partita di serie A, Napoli-Roma. Prima della canzone, gli spettatori hanno ascoltato anche parte di un discorso che Pino Daniele fece in occasione di un concerto a Londra nel 2013: “Io mi sono accorto di una cosa, girando il mondo e portando la mia, la nostra musica. Ed è che quello che conta, poi, alla fine, sono i ricordi, sì, ma quello che conta siamo noi con la nostra storia, giusto? Siamo noi con la nostra storia e col nostro lavoro. O lo facciamo a Bruxelles, o lo facciamo a Napoli, o a Roma, o lo facciamo da un'altra parte, siamo noi. Quindi questo pezzo è dedicato a voi". L'iniziativa rientra fra quelle programmate in vista dell'anniversario della morte, il 4 gennaio, e del successivo 19 marzo, settantesimo compleanno del cantautore. 

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