E' arrivato nelle sale il nuovo film della coppia comica pugliese, a dirigerlo è Gennaro Nunziante
Pio e Amedeo invitano a un Capodanno al cinema con il loro nuovo film "Come può uno scoglio". "Per ridere di pancia" affermano i due comici foggiani, protagonisti della pellicola, girata in parte sul Gargano e in parte a Vieste e diretta dal barese Gennaro Nunziante, nelle sale italiane dal 28 dicembre. "Uno che va a vedere il nostro film lo fa perché vuole vedere una commedia leggera. E questo perché ha la necessità, il bisogno, di staccare dai problemi della vita. È questo il nostro effimero compito", dice Amedeo.
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Nel cast di "Come può uno scoglio" (il titolo fa riferimento a un verso della canzone di Lucio Battisti 'Io vorrei... Non Vorrei... Ma se vuoi') anche Francesca Valtorta, Nicola Rignanese, Christina Andrea Rosamilia e Claudio Bigagli. Con questo film continua la collaborazione tra il regista e sceneggiatore Gennaro Nunziante e il duo di comici foggiani. Dopo aver lavorato a "Belli ciao" (2022), il trio torna quindi sul grande schermo con quello che è il settimo film diretto da Nunziante e quarta prova davanti la macchina da presa per Pio e Amedeo.
Questa la storia. Pio (Pio D'Antini) è un debole, al quale il defunto papà Salvatore, ricco costruttore, ha imposto tutto e il cui destino è stato da lui pianificato a tal punto che continuerà a gestire il figlio anche dopo la sua morte. Avvocato e sposato con Borromea padre di due bambini, Ginevra e Manfredi, Pio vive nel castello dei marchesi Pasin, i suoi ricchi suoceri che producono prosecco. Un gruppo di imprenditori locali lo ha anche candidato a sindaco del paese perché essendo un debole lo possono manovrare facilmente. Tutto sembra procedere come sempre ma questa sua vita grigia si anima all'improvviso quando il parroco del paese gli chiederà di aiutare Amedeo, (Amedeo Grieco), e di assumerlo come autista. Amedeo è un ragazzo turbolento, ex galeotto è stato più volte in carcere. Quest'ultimo sarà una vera e propria irruzione nella vita di Pio perché rivoluzionerà tutte le sue certezze, gli farà scoprire cose che neppure immaginava e gli permetterà infine anche di riprendersi quella vita che viveva solo parzialmente.
"Bisogna prendersi la responsabilità del politicamente scorretto. Certo nei teatri si è più liberi, in tv invece si fa più attenzione perché ti rivolgi a un pubblico che non ti ha pagato (Il duo pugliese ha condotto con successo "Felicissima Sera" in prima serata su Canale 5) mentre al cinema, infine, devi stare dentro una storia e quindi è più complicato, ma una cosa è certa la gente vuole ridere di pancia", spiega il duo comico alla sua quarta prova cinematografica. "Belli ciao a parte", Pio e Amedeo hanno infatti esordito nel 2014 con "Amici come noi", per poi partecipare lo stesso anno alla commedia "Ma tu di che segno 6?" di Neri Parenti. "Noi siamo, in quanto quarantenni, dei 'comici di mezzo', artisti che non hanno ancora fatto la gavetta e così del tutto diversi dai fenomeni del web a cui auguro di fare invece la trafila tradizionale come la nostra che è quella di farsi ascoltare dalla gente vera". E ancora Amedeo torna sul caso di Chiara Ferragni di cui aveva già parlato alle Iene: "Al di là della simpatia o antipatia che si può avere per Chiara Ferragni, spero che il suo caso sia l'inizio della fine di questo mondo effimero. E' inutile negarlo che sia lei il simbolo di un certo degrado culturale. Una persona poi che dice 'chiedo scusa e dà un milione di euro'è una persona che sottovaluta l'intelligenza delle persone".