La prima asta di Sotheby’s dedicata all’hip hop: ecco i pezzi forti
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Organizzata da Sotheby's, si è tenuta a New York, culla del movimento che si è diffuso in tutto il mondo: oltre due milioni di dollari gli incassi
New York è il luogo di nascita dell'hip hop. Da qui il movimento legato al genere musicale ha avuto un impatto a livello globale sull’arte e la cultura dalla fine degli anni 70, passando per l'età dell’oro dalla metà degli anni 80 fino ad oggi. Per celebrare tutto questo Sotheby's ha organizzato proprio nella Grande Mela la prima asta dedicata unicamente all'hip hop. Tra i pezzi iconici battuti dalla casa d'aste più famosa, due cimeli di grande importanza hanno raggiunto cifre record: la corona di Notorious B.I.G. e alcune lettere di Tupac.
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All'asta a New York c'erano circa 120 pezzi tra oggetti unici e rari, pezzi di arte contemporanea, fotografie, moda vintage e moderna, gioielli storici e di nuova concezione e di lusso, volantini e poster, pubblicazioni importanti e altro ancora. La corona di plastica dorata indossata dal rapper Notorious B.I.G durante il servizio fotografico "King of New York" scattato per la rivista "Rap Pages" pochi giorni prima di essere ucciso è stata battuta per quasi 600 mila dollari, mentre una serie di lettere d'amore di Tupac Shakur adolescente hanno raccolto 76 mila dollari.
Circa 400 gli aspiranti clienti da 19 Paesi del mondo e oltre due milioni di dollari gli incassi. Il leggendario single in vinile di Rammellzee e K-Rob "Beat Bop" nella fodera originale disegnata Jean Michel Basquiat ha moltiplicato di 50 volte la stima di partenza, raggiungendo i 126mila dollari: considerato "il Santo Graal" della musica rap per la sua rarità, è diventato il disco di vinile più costoso venduto all'asta.
Cassandra Hatton di Sotheby’s ha commentato: “L’impatto dell’hip hop è ovunque: scarpe da ginnastica, abbigliamento, gioielli, arte, musica. Volevo una vendita che riconoscesse davvero quanto sia enorme tale impatto“. Una parte dei proventi di Sotheby’s andrà a beneficio della Queens Public Library Foundation, per sostenere i loro programmi Hip Hop, coordinati da “Uncle” Ralph McDaniels, così come Building Beats, un’organizzazione comunitaria senza scopo di lucro che insegna competenze tecnologiche, imprenditoriali e di leadership ai meno abbienti giovani attraverso DJ e programmi musicali.
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