IL 25 GIUGNO

"Purple Rain" uscirà in 4K per il 40esimo anniversario del film interpretato da Prince

La pellicola vinse nel 1985 il premio Oscar per la miglior colonna sonora

17 Giu 2024 - 17:16
Purple Rain, 1984 © ansa

Purple Rain, 1984 © ansa

"Purple Rain" uscirà in 4K per il 40esimo anniversario del film interpretato da Prince. Lo ha annunciato Warner Home Video in occasione delle celebrazioni per la pellicola, che nel 1985 vinse il premio Oscar per la miglior colonna sonora. L'uscita è prevista su diverse piattaforme digitali per il 25 giugno, il giorno in cui fu pubblicato l'omonimo album musicale. 

 

Il film

 Il film "Purple Rain" uscì invece nelle sale cinematografiche il 27 luglio del 1984, poco più di un mese dopo. La nuova versione in 4K Uhd comprende anche un 'bonus content' con otto video musicali.

Nel film diretto da Albert Magnoli, Prince (al secolo Prince Rogers Nelson) interpretava il ruolo di The Kid, un giovane cantante di musica funk che si esibisce con un gruppo di amici nei night-club in competizione con altre due band. Alla vita notturna soddisfacente se ne affianca una familiare deprimente, a causa dei suoi genitori litigiosi e violenti.  La sua vita non è semplice, a casa vive con un padre violento e le tensioni sono all'ordine del giorno. Un giorno il cantante conosce la bella Apollonia (Apollonia Kotero) e i due si innamorano. Ma Kid si mostra troppo burbero con la ragazza tanto che Apollonia decide di cantare con il gruppo rivale funk, capeggiato dallo strafottente Morris (Morris Day). Da questo momento la carriera e la vita personale di Kid appaiono in declino. Il padre muore a causa di un colpo di pistola partito accidentalmente e il gruppo di Morris sembre avere più successo di lui. Ma un giorno Kid trova gli spartiti musicali di suo padre, musicista mancato, e decide di incidere delle nuove canzoni, ottenendo così di nuovo il successo. Una curiosità: nel film si alternano video musicali di Prince e dei gruppi Time e Apollonia 6.

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Prince e il successo di "Purple Rain"

  Nato come Roger Nelson, il 7 giugno 1958 a Minneapolis, si era nutrito sin da ragazzino degli umori della ribollente scena musicale underground della città. La Warner lo aveva adocchiato sin da subito, mettendolo sotto contratto a soli 19 anni, e a 26 sarebbe arrivato "Purple Rain", album da 13 milioni di copie in un anno, capace di vincere anche l'Oscar per la colonna sonora del film che ha lo stesso titolo dell'album.

Benché iniziata prestissimo la vita da star per Prince è stata tutt'altro che semplice, anche in virtù di un conflitto con l'industria discografica i cui toni sono cresciuti nel corso degli anni fino a sfociare nella guerra aperta che lo ha portato a rompere contratti miliardari e a ripudiare il proprio nome presentandosi come Tafkap (The Artist Formerly Known as Prince) o un semplice simbolo. Non sono mancate le improvvise svolte stilistiche, i flop e le stupefacenti resurrezioni artistiche. In mezzo picchi inarrivabili come "Sign O' The Times". 

All'artista esplosivo sul palco faceva da contrappeso l'uomo riservato nella vita. Nella sua villa di Minneapolis aveva costruito i Paisley Park Studios, tre sale di incisione che erano considerate una delle meraviglie del mondo della musica registrata. Per anni si è favoleggiato delle  migliaia di brani inediti custoditi negli studi. 

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La morte e l'album postumo del "genietto"

  Il genio ribelle della black music è morto il 21 aprile del 2016, stroncato da un'overdose di un farmaco oppioide mentre era da solo nell'ascensore della sua villa-studio a Minneapolis. Un finale di partita tristissimo per uno dei talenti più strabilianti della storia della Black Music e non solo.
Nel 2021 è stato pubblicato un album postumo "Welcome 2 America", un disco che racchiude dodici brani inediti registrati a Paisley Park nel 2010. Anche Davis, che aveva collaborato con lui in "Sign O' The Times", lo definiva un piccolo genio, "un mix di Marvin Gaye, Jimi Hendrix, Sly Stone, Little Richard, Charlie Chaplin... può essere il nuovo Duke Ellington. Prince è capace di conquistare chiunque perché capace di nutrire le illusioni di tutti", aveva dichiarato. 

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