A Ovindoli il cantautore ha anche improvvisato un discorso pro migranti. E il sindaco (leghista) non ha apprezzato
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E' polemica sul concerto di Roberto Vecchioni che si è svolto sabato 10 agosto a Ovindoli, in provincia dell'Aquila. A non piacere non è stato lo spettacolo in sé ma la scelta del cantautore di fare un piccolo intervento a favore della solidarietà nei confronti dei migranti e di cantare "Bella ciao". Duro il sindaco della città, Simone Angelosante, della Lega, che ha parlato di una iniziativa "di cattivo gusto".
L'impegno politico di Vecchioni non è certo cosa nuova, così come la sua propensione a esprimere liberamente il proprio pensiero, anche attraverso la musica o durante gli spettacoli. Ma a Ovindoli qualcuno non ha gradito. Dal pubblico è partito qualche fischio, ma soprattutto il sindaco ha voluto far sentire il proprio disappunto.
"Un professionista che viene pagato lautamente da un comitato feste - ha detto il primo cittadino della cittadina abruzzese -, dovrebbe astenersi dal fare propaganda politica di basso livello. Anche perché è stato molto criticato da una parte del pubblico tanto che io sono stato sommerso da messaggi. Chiunque può fare tutte le campagne elettorali che vuole, può fare tutti i commenti che vuole, ma deve dire che sta facendo campagna elettorale e che sta facendo comizi". A dare fastidio, più ancora che "bella ciao" è stato l'intervento pro-migranti, definito da molti un "comizietto". In un secondo momento la polemica si è inevitabilmente trasferita sui social, dove si è scatenata la rabbia di chi non ha apprezzato quanto fatto da Vecchioni.