La replica del vicesindaco capitolino: "Ho rispetto e ammirazione per l'opera di chi ha sottoscritto l'appello, ma lo declino con serenità"
Il Piccolo Cinema America schiera i grandi del cinema italiano per chiedere le dimissioni dell'assessore alla Cultura del Campidoglio Luca Bergamo: circa 100 tra registi, attori e produttori di primissimo piano firmano la petizione dei ragazzi dell'associazione contro il vicesindaco, reo di aver messo al bando lo spazio in piazza San Cosimato a Trastevere, sede negli ultimi anni del maxischermo degli ex occupanti della vicina sala America. A Paolo Sorrentino, Bernardo Bertolucci, Luca Zingaretti, Dario Argento e tanti altri Bergamo risponde: "Vi ammiro, ma non mi dimetto".
E' l'ennesima puntata di uno scontro che da settimane vede dauna parte Valerio Carocci, leader e presidentedell'associazione, con i suoi coetanei o più giovani e i nomipesanti del cinema, dall'altra l'assessore da sempre a sinistra.
Tre giorni fa il Piccolo America ha deciso di traslocare inperiferia per la prossima Estate Romana, non partecipando albando di gara voluto dal Comune 5 Stelle. Tre i luoghiscelti, uno dei quali - il Parco della Cervelletta a TorSapienza - è stato concesso dal Campidoglio. Ma airagazzi dell'America non basta, vogliono che Bergamo se ne vada.
Ad avvelenare il clima è stata la crociata su Facebook dellaconsigliera comunale M5s Gemma Guerrini, vicepresidente dellacommissione capitolina Cultura, residente di Trastevere ostilealle notti di cinema, considerate "funzionali a propaganda Pd".Così le decine di star del piccolo schermo schierate con ilPiccolo America invocano anche le dimissioni della "pasionaria".
"Parla a titolo personale - scrive il gruppo M5s al Comune -. Lesue dichiarazioni non rispecchiano il pensiero dellamaggioranza. Il gruppo M5s non solo prende le distanze dalle sueparole ma esprime piena fiducia al vicesindaco Luca Bergamo".
L'Istituto Luce chiamato in causa per i film restauratirivendica di "fare cultura e non lobby" per il Pd, che da giornichiede l'addio di Bergamo. A Carocci e compagni, che hannostigmatizzato un passo del bando di gara che vieterebbe aivincitori di criticare il Comune, non va giù neppure il"contentino" del Parco della Cervelletta: in questo caso,secondo loro, l'assegnazione non sarebbe legittima. "Bergamotoglie e dà in modo arbitrario", dicono in sostanza.
Ilvicesindaco-assessore non si scompone. "Trovo davvero singolareche si chieda a me di fare un passo indietro per le parolepronunciate da un'altra persona (Guerrini, ndr) - dice Bergamo-. Parole peraltro molto distanti da quelle che ho scritto edetto parlando dell'arena cinematografica promossadall'Associazione Piccolo Cinema America, per cui ho sempreespresso apprezzamento. Ho rispetto e ammirazione per l'opera dichi ha sottoscritto l'appello, ma lo declino con serenità".