Ron Jeremy, il divo del porno accusato di stupro e aggressione sessuale
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Per il tribunale di Los Angeles il 69enne sarebbe affetto da una forma grave di demenza
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Per Ron Jeremy arriva la sentenza: il pornoattore Usa non sarà processato per stupro. Un giudice di Los Angeles ha dichiarato che il 69enne, sotto accusa per reati di violenza sessuale, non è nelle condizioni mentali per affrontare un processo. Sarebbe affetto da una forma grave di demenza: "Declino neurocognitivo incurabile".
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L'attore è ancora in carcere - Ron Jeremy è in prigione dal giugno 2020. È accusato di 34 reati di violenza sessuale, tra cui 12 stupri, compiuti contro 21 donne in 20 anni e rischiava 90 anni di carcere. L'attore si trova ancora dietro le sbarre ma dopo questa sentenza (la nuova udienza è prevista il prossimo mese) verrà trasferito sicuramente in ospedale.
Le violenze sulle ragazze - Per decenni Ron Jeremy è stato una delle più note star di film a luci rosse. Soprannominato "Porcospino", secondo le accusatrici avrebbe usato la sua posizione - in un'industria in cui, come ha detto una di loro, "siamo tutte puttane" - per aggredire o violentare donne impunemente. Locali di West Hollywood come il Roxy erano teatro delle sue violenze, l'ultima delle quali, su una ragazza di 21 anni.
Jeremy come Weinstein e Guillod - L'ex pornostar è il terzo uomo, dopo Weinstein e il produttore David Guillod, a rimanere intrappolato nella rete di una task force creata nel 2017 per indagare sulle molestie sessuali nel mondo dello spettacolo. Proprio come Weinstein e Guillod, anche Jeremy ha sempre negato di avere mai avuto rapporti non consensuali con le sue prede: "Ognuna di noi - aveva detto una delle presunte vittime - può raccontare una storia su Ron".
Oltre duemila film a luci rosse - "Porcospino" ha recitato in oltre duemila film a luci rosse, un record raggiunto solo da John Holmes, la leggenda del porno morto di Aids a 44 anni nel 1988. Rare le incursioni fuori dal cinema "per adulti": nel 1986 era stato "consulente speciale" per "Nove Settimane e Mezzo", dieci anni dopo per "Boogie Nights" di P.T. Anderson. Aveva avuto un piccolo ruolo "cammeo" in "The Chase" e fatto una comparsa in "Ghostbuster".
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