Per il mancato accordo economico i prossimi film con Tom Holland potrebbero tornare ad essere slegati dalle storie degli Avengers
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La notizia clamorosa è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Sony e Marvel Studios hanno interrotto l'accordo di collaborazione per la produzione di film con Spider-Man, con la prima che avrà i diritti di utilizzo tutti per sé. La novità creerebbe un terremoto: il supereroe interpretato da Tom Holland non dovrebbe più partecipare al Marvel Cinematic Universe, dopo che con gli ultimi due film, "Avengers: Endgame" e "Far From Home", sembrava fosse diventato uno dei protagonisti-chiave della nuova era della saga.
I diritti di utilizzo cinematografico del personaggio di Spider-Man erano stati acquistati nel 1999 da Sony, in un momento in cui la Marvel era in particolare difficoltà. Nel 2015 Sony si era accordata con Marvel Studios, controllata da Disney, per reintrodurre la nuova incarnazione del supereroe, interpretata da Holland, nell'ampio Marvel Cinematic Universe. Il personaggio è stato quindi presente nei collettivi "Capitan America: Civil War", "Avengers: Infinity War" e "Avengers: Endgame", oltre che ai due solisti "Spider-Man: Homecoming" e "Spider-Man: Far from Home", uscito a inizio luglio.
Il precedente accordo prevedeva per Marvel Studios il 5% dei guadagni lordi dei film nel loro primo giorno al cinema e i diritti esclusivi sulla vendita di merchandise, lasciando tutti gli altri utili a Sony. Con il nuovo accordo, Marvel puntava a dividere al 50% investimenti e guadagni dei film (tenendo però i diritti sul merchandise). Semplicemente le due multinazionali non sono riuscite a trovare un punto d'incontro. Per il momento.