Dopo le polemiche per il concerto gratuito organizzato senza autorizzazioni a Olbia, il rapper risponde a chi lo ha accusato di essere un irresponsabile
La polemica per il concerto di Olbia di Salmo non accenna a placarsi. Anche perché, dopo le critiche ricevute, il rapper ha deciso di contrattaccare con una serie di storie su Instagram in cui ha voluto spiegare la sua posizione. "Ho detto delle cose importanti riguardo le regolette che ha imposto lo Stato per i concerti, che sono patetiche - ha detto -. Perché dentro al concerto ti devi comportare in una certa maniera, poi esci dal recinto e fai quello che ti pare". E su Fedez: "Sei un bravissimo politico ma non sei un artista".
Quella di Salmo non è stata un'azione "novax" o simile. Il suo è stato un gesto per ribellarsi alla disparità di trattamento riservata al mondo dello spettacolo rispetto ad altre situazioni. "Il live è stato fatto sotto una ruota panoramica, a dieci metri dal corso, dove, visto che è una zona turistica, ci saranno minimo 10mila persone al giorno in giro, tutte ammassate, senza mascherina - ha spiegato -. Anche perché l'obbligo della mascherina in pubblico non c'è più. Se io fossi andato al corso e mi fossi affacciato dal balcone sarebbe stato uguale. Quindi, quali sono le regole che ho infranto? Quali sarebbero le regole per un concerto all'aperto, senza recinzione, senza ingresso, senza biglietti, accessibile a tutti, a fianco al centro, in una zona turistica?".
E poi si è rivolto ai colleghi, tanto quelli che lo hanno apertamente attaccato per il concerto, quanto quelli che non lo hanno criticato ma allo stesso tempo accettano supinamente la situazione del momento. "A me - ha proseguito - non va di fare dei live in maniera molto triste, con le persone sedute e distanziate con la mascherina. Io non ci sto, mi sono battuto per le mie idee. Perché le regole non vanno bene. E quando ho detto che non puoi definirti un artista se non infrangi le regole, se non l'avete capito è perché non siete artisti. Alcuni dei miei colleghi che non l'hanno pensata come me, sappiate che per voi è una sconfitta artistica perché questa cosa la dovevate fare anche voi. Perché io mi sono battuto per cercare di andare contro delle regole ridicole.
Con Fedez poi il confronto è tanto aspro quanto schietto. "Fedez, non ho aderito alle tue iniziative, seppur giuste, perché mi stai sul cazzo - ha detto senza tanti giri di parole -, e questa cosa non l'ho mai nascosta. Però penso tu sia un ottimo politico, sei bravissimo ed è quello che devi fare, te lo auguro. Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare una raccolta fondi per aiutare la Sardegna, perché in questo sei bravissimo. Però non volevo avere a che fare niente con te, questa è la verità". La risposta di Fedez è arrivata sempre via Instagram: "Non mi ha stupito che tu non abbia rispettato le regole - ha scritto in una storia -, mi ha stupito che non abbia rispettato le persone. Visto che ti chiedi se stati discutendo con un artista o con un politico ti rispondo: stai discutendo con un adulto". Dopodiché lo ha accusato di essere "un narcisista della peggior specie" per aver contribuito ad alzare il livello di rischio sanitario di una regione. E infine ha risposto alla spiegazione del non aver voluto aderire alle sue iniziative: "Se non sei disposto a mettere da parte le tue antipatie personali per il bene del Paese, di chi ascolta la tua musica e viene ai tuoi concerti e di chi lavora perché tu possa esibirti dal vivo... non sei un artista, sei uno stronzo".
Non è stata risparmiata nemmeno Alessandra Amoroso, anche lei molto dura nel commentare quanto avvenuto a Olbia. "Ne ho anche per te, tutto bene?" ha scritto Salmo postando lo screenshot di un post Instagram in cui lui annunciava il concerto gratuito per la Sardegna e la cantante commentava con una serie di applausi. "Tutto benissimo, grazie! Non ho capito cosa devo spiegare?! - ha prontamente risposto l'Amoroso -. Mi sfugge... L'intento era nobile, la riuscita meno... Questo è il mio pensiero!!!".
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