ECCO "PROMETHEUS & PANDORA"

Sananda Maitreya, il ritorno con un concept album: "Nuoto controcorrente, è la mia natura"

"Prometheus & Pandora" è il titolo nuovo disco (triplo), uscito il 13 ottobre

14 Ott 2017 - 13:40
 © ufficio-stampa

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Cinquantatré brani contenuti in un concept album diviso in tre capitoli a tema mitologico greco-romano. Ecco “Prometheus & Pandora”, il nuovo disco di Sananda Maitreya uscito il 13 ottobre che segna i trent'anni della sua carriera. Il musicista statunitense ha chiarito: "In un momento di crisi in cui le persone non hanno tempo, né soldi per la musica, io faccio un disco lungo tre ore. Sono nato sotto il segno dei Pesci, nuoto controcorrente, è la mia natura".

Il disco è diviso in tre volumi intitolati rispettivamente "Prometheus" (segnato dalle chitarre rappresenta il lato più maschile), "Pegasus" (l'anello di congiunzione è un viaggio caratterizzato da brani strumentali e versioni presenti nel resto dell'album) e "Pandora" (più delicato, rappresenta il lato femminile). Questo ultimo cd è percorso dalla voce di una donna che interpreta l'immaginario di Pandora, che ha aperto il vaso liberando i mali: Luisa Corna. Amica di famiglia, ha girato con Sananda anche il video del brano "It's Been A Long Time". "Luisa è una combinazione di maturità, sensualità, talento. E ha una voce europea", dice lui. Lei ricambia dicendo che Sananda è “uno che va oltre, se ne frega dei meccanismi di mercato, ha il suo mondo e la sua forza. È un artista".

Per Sananda la mitologia greco-romana, fulcro dell'album, è importante perché rappresenta la storia della nostra civiltà: “Contiene la nostra memoria genetica. Va ricordato perché se oggi la civiltà occidentale sta attraversando un momento di crisi è per via della mancanza di memoria. Pensiamo ci sia stata una sorta di de-evoluzione che ci ha plasmati e scordiamo che proveniamo da divinità potenti e che quindi siamo noi stessi potenti”.

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Il musicista americano, 55 anni, da 15 vive a Milano, ha una moglie italiana e due figli nati qui. Ha scelto l'Italia, "per vivere qui il sogno americano, dato che è impossibile viverlo negli Stati Uniti": Sulla copertina del disco è raffigurato Prometeo, che ruba il fuoco agli Dei per darlo agli uomini e finisce esiliato dal Monte Olimpo. Lui spiega: “Prometeo era un ribelle. Dicono che era un angelo caduto dal cielo, io dico che lo hanno spinto. Mi sento parte della tradizione di artisti che prendono la torcia per guidare la gente, illuminandone il cammino. La vita di un artista è molto pericolosa. Si lotta per non perdere di vista il proprio obiettivo. Prometeo ha rubato il fuoco e gli Dei lo hanno punito. Ogni artista è punito per il fuoco che ruba”.

Nel 2017 cade il trentesimo anniversario del disco di debutto, il celebre “Introducing the hardline according to Terence Trent D’Arby”. "Per me ora conta essere un artista e non una star. Se tutti vanno da una parte, io mi trovo in modo naturale da quella opposta. Tutti oggi seguono il ritmo, per me conta l’idea", dice. Il prossimo anno sarà probabilmente in tour per portare dal vivo nuovi e vecchi brani. A proposito della prima parte della sua carriera ammette: "Non mi sono mai pentito di aver abbandonato Terence Trent D'Arby perché quella non era più una vita che mi apparteneva. Non so se il successo può uccidere, ma il controllo che le persone che ti stanno attorno potrebbero voler esercitare per governare il tuo successo, forse si".

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