Importante giro di boa per una delle protagoniste del cinema italiano, che ha lavorato con i più importanti registi
Per Sandra Milo arrivano i novant'anni l'11 marzo. Attrice dalla lunghissima e straordinaria carriera costituita da una filmografia "monstre" (oltre 70 film), che va pellicole dirette da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, da Luciano Salce a Duccio Tessari, da Pupi Avati a Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, solo per citarne alcuni. Tra scandali, travolgenti passioni e amanti importanti si può anche dire che abbia fatto della sua vita affettiva un vero e proprio film.
Nata a Tunisi da padre siciliano, debutta al cinema accanto ad Alberto Sordi nel film, "Lo scapolo" del 1955. Il primo ruolo importante arriva nel 1959 con "Il generale Della Rovere", per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpreta una prostituta al fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo analogo è quello ricoperto in "Adua e le compagne" del 1960 di Antonio Pietrangeli. Nel 1961 è protagonista con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni nel film "Fantasmi a Roma", diretto da Antonio Pietrangeli. Nel 1962 torna al cinema con "Il giorno più corto" di Sergio Corbucci, dove recita al fianco, tra gli altri, di Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi.
Cruciale è l'incontro con Federico Fellini. "Sandrocchia", così viene affettuosamente soprannominata dal regista, è protagonista di due capolavori, "8½" del 1963 e "Giulietta degli spiriti" del 1965. Viene diretta anche, fra i tanti, da Luigi Zampa in "Frenesia dell'estate" del 1963, da Dino Risi in "L'ombrellone" del 1965, a fianco di Enrico Maria Salerno e ad Antonio Pietrangeli nel film "La visita" del 1963.
Sandra Milo negli anni 80 è diventata poi un volto del piccolo schermo. Prima con la trasmissione "Piccoli fans", poi con la pomeridiana "L'amore è una cosa meravigliosa". E proprio durante questa è entrata nella storia della televisione italiana per un celebre scherzo messo in pratica ai suoi danni nel 1990. Una telefonata anonima in diretta informa Sandra che suo figlio Ciro è ricoverato in ospedale in gravi condizioni in seguito a un incidente stradale (la notizia è falsa). La Milo non riesce a trattenere le lacrime e scappa dallo studio urlando "Ciro, Ciro", che diventerà un tormentone del piccolo schermo.
Tra i suoi ultimi impegni Pupi Avati la vuole nel 2003 nel suo film "Il cuore altrove" e nel 2010 Salvatores nel suo "Happy Family" mentre al teatro arrivano per Sandra "8 donne e un mistero", "Il letto ovale", "Fiori d'acciaio", "Il club delle vedove" e "Una fidanzata per papà".
Socialista ai tempi di Bettino Craxi che frequentò per due anni, per diciassette anni è stata amante di Federico Fellini (una cosa confessata per la prima volta a "Porta a porta" nel 2009). Ma tutta la sua vita è stata vissuta tra travolgenti passioni e amanti importanti. Nel 1948, a quindici anni, le prime nozze con il marchese Cesare Rodighiero (matrimonio durato 21 giorni), fino alla relazione di undici anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah) per arrivare, infine, all'unione con Ottavio De Lollis (da cui ha avuto Ciro e Azzurra).