Il cantante si racconta a Tgcom24 e presenta in anteprima il video del brano riproposto con María Villalón
di Santo PirrottaUna canzone che gli ha dato tanto e che ripropone trent'anni dopo. Un po' perché è un tributo dovuto, un po' perché con la solita schiettezza Scialpi ammette che è anche una questione economica. Riecco "Pregherei" (brano con cui ha vinto il Festivalbar 30 anni fa), rivisitata in castigliano, che con la vincitrice della prima edizione spagnola di "X-Factor" María Villalón diventa "Rezaría". Il cantante si racconta senza veli a Tgcom24 tra musica, tv e social.
Giovanni, cosa rappresenta per te questa canzone trent'anni dopo?
E' molto importante, ricordo ancora che la prima volta che con Scarlett l'abbiamo proposta in pubblico, ad 'Azzurro' in prima serata su Canale 5, abbiamo capito subito che sarebbe stato un successo. Abbiamo sentito il calore del pubblico e ci siamo guardati e ce lo siamo detti senza dircelo. Così è stato...
Oggi la riproponi in castigliano, perché?
Non nego che c'è anche una questione economica (ride, ndr), è una canzone così bella ma mai sfruttata. La versione con Maria è davvero bella. Nel 2015 è venuta a un mio compleanno e ne abbiamo cantato insieme un pezzettino. Per il trentennale abbiamo pensato a questo duetto. Ho chiesto di fare il video con un catamarano mandando in tilt l'organizzazione. Per me è l'occasione anche per farmi conoscere in Spagna, in Sud America sanno chi sono, vediamo come risponderà il pubblico spagnolo...
Come ti definiresti oggi?
Sono un personaggio un po' snob, ma non nell'accezione negativa del termine. Mi concedo poco perché non trovo spazi. Oggi se non ci fossero i social non esisterei, sto diventando un trender per la tv, da Matrix che mi menziona per gli scherzi a Striscia che ripropone la mia imitazione della Bertè fino alla Littizzetto che mi cita spesso... Sarà perché non costo nulla?
A proposito di social, su Instagram sei apparso anche nudo...
E' una forma d'arte. La vera provocazione l'ho fatto prima, quando in conflitto con tutte le associazioni gay d'Italia, ho detto basta 'culi al vento'. Così ho messo la foto di una mezza chiappa. Instagram lo utilizzo anche per motivi privati e intimi, parlando ad esempio della morte di mia mamma. La mia vita la vivo sui social e penso di essere il primo artista che vive un reality quotidiano attraverso quello che scrive e che posta. Così mi faccio conoscere più da vicino...
La tv ti affascina?
Pechino Express mi spaventava e mi è piaciuto da morire, avrei fatto carte false per Uomini e Donne Gay fino a qualche tempo fa, visto che sono stato lasciato dal marito ed ero disperato. Ma forse è meglio così, avrei fatto impazzire il ragazzo che avrei scelto... Sono sempre stato per la famiglia, non ho mai tradito. Quando sono stato lasciato ho solo chiesto a mio marito: 'perché mi hai voluto sposare?'. Non ho mai avuto una risposta. Sono stato abbandonato dopo una litigata in macchina. Ora è tornata la pace, ho un altro amore che vive a Los Angeles.
Che musica ascolti?
Ormai poca. Mi sono trasformato, mi interessa molto di più la fotografia, la regia, condurre un programma, fare un programma. Oggi forse farei anche il concorrente al Grande Fratello Vip. Affronterei anche il trash. Forse...
Che rapporto hai con il tempo che passa?
Ho intenzione di essere come Cher (ride, ndr). Ma fidati che ci sono molte meno trasformazioni di quelle che si possono pensare. In passato ho avuto una fibrosi che mi ha quasi deturpato il labbro e ne soffro ancora oggi. Ho fatto tantissime punturine di vitamine che mi hanno provocato delle microfibrosi e che secondo me mi hanno aiutato a mantenere la pelle tonica. Così oggi sembro un 30enne.