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Scozia, mamma non può pagare la bolletta: Kate Winslet le fa una donazione

La donna consuma tanta energia per far funzionare il macchinario di supporto vitale della figlia malata

12 Nov 2022 - 15:03
 © IPA

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In Scozia, una mamma, Carolynne Hunter, dovrà pagare una bolletta dell'energia da 17mila sterline (19mila euro) per far funzionare il macchinario di supporto vitale della figlia malata. Venuta a conoscenza della storia tramite la Bbc, che aveva riportato le lamentele della donna, l'attrice Kate Winslet ha fatto una donazione alla famiglia, coprendo l'intero costo della bolletta.

La situazione della donna - La figlia della donna, Freya, ha 12 anni, è affetta da una grave paralisi cerebrale e necessita di un costante apporto di ossigeno per problemi respiratori cronici.

Attualmente la famiglia spende circa 6.500 sterline (7.400 euro) all'anno per far funzionare il macchinario di supporto vitale e riscaldare la casa (anche se ultimamente per risparmiare stanno tenendo al caldo solo la stanza della ragazza). Tuttavia, Hunter è stata avvisata dalle autorità comunali che a causa degli aumenti l’anno prossimo la bolletta aumenterà e toccherà il 19mila euro, considerando i suoi consumi.

Non è tutto. Alla preoccupazione per l'aumento della bolletta se n'è aggiunta un'altra: Hunter teme anche che possibili interruzioni di corrente invernali in caso di riduzione della fornitura di gas - a seguito della guerra della Russia contro l'Ucraina - potrebbero mettere a rischio le cure di Freya.

Il grande cuore di Kate Winslet - La donna ha quindi aperto una raccolta fondi su GoFundMe e raccontato le sue difficoltà alla Bbc. Kate Winslet ha letto la storia e subito donato l’intero ipotetico importo della bolletta alla famiglia tramite la piattaforma di crowdfunding. Inoltre, ha contattato la Hunter per augurarle ogni bene.

Ad ogni modo, Hunter non molla la sua battaglia e chiede, sempre tramite la Bbc, che i governi scozzese e britannico intervengano per sostenere le famiglie come la sua. "Io sarò aiutata, ma gli altri? A pagare doveva essere il governo, non una celebrità".

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