La cantante Cassie ha fatto causa al celebre rapper e produttore discografico noto anche come Diddy o Puff Daddy
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Sean Combs, l'impresario della musica e uno dei nomi più in vista dell'hip-hop, è stato denunciato presso un tribunale federale per stupri e abusi domestici che sarebbero durati un decennio. A portare in corte l'artista, che si fa chiamare anche Puff Daddy o Diddy, è stata Cassie, una cantante R&B che Combs aveva messo sotto contratto con la sua etichetta. La donna, il cui vero nome è Casandra Ventura e che a lungo è stata la compagna di Combs, lo ha accusato davanti alla Federal District Court di Manhattan di averla sottoposta a una catena di abusi cominciati poco dopo il loro primo incontro nel 2005, quando lei aveva 19 anni.
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Cassie sostiene che Sean Combs l'avrebbe picchiata, drogata e costretta a fare sesso con prostituti maschi mentre lui filmava gli incontri. Nel 2018, quando la relazione era quasi arrivata al capolinea, Combs si sarebbe poi introdotto a forza nella sua casa e l'avrebbe stuprata. "Dopo anni di silenzio e di buio sono finalmente pronta a raccontare la mia storia", ha proclamato Casandra, che ha spiegato anche: "Lo faccio a beneficio di altre donne soggette a violenza e abusi nel corso di una relazione". L'impresario ha negato con forza le accuse e, attraverso un avvocato, le ha definite "vergognose".
Il caso è l'ultimo in una serie di denunce di abusi sessuali che hanno visto al centro vip della musica: tra questi Steven Tyler degli Aerosmith accusato di molestie, l'executive L.A. Reid e Neil Portnow, l'ex capo dell'organizzazione dietro i premi Grammy.