L'attore e regista ha esposto su Twitter la sua idea: con 500 milioni di dollari si può equipaggiare l'esercito ucraino in maniera decisiva
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Tra i big del mondo dello spettacolo, Sean Penn è stato quello che sin dal primo momento si è messo in gioco per la guerra in Ucraina. Prima andando nel Paese per girare le immagini per un documentario sull'invasione russa, e poi aiutando i rifugiati in Polonia. Adesso, via Twitter, lancia un'idea per risolvere il conflitto: se qualche miliardario fosse disposto a tirar fuori i soldi per comprare due squadroni di F-15 o F-16 (per un totale di 12 aerei) da dare all'esercito ucraino, dice il regista, la guerra potrebbe finire rapidamente.
Una sorta di chiamata alle armi, o di mega colletta, a seconda di come la si voglia vedere. Fatti due conti, secondo Penn servirebbero 300 milioni di dollari per comprare 12 aerei (F-15 o meglio ancora F-16, in ogni caso con una tecnologia migliore di quelli russi) e poi tre settimane di training per i piloti ucraini in modo da poter avere la padronanza dei nuovi mezzi. A questi si potrebbero aggiungere 200 milioni di dollari per missili di difesa. Alla fine quindi basterebbero 500 milioni, volendo investibili anche da un solo miliardario, per porre fine alla guerra.
Questo almeno nella visione di Penn, che tuttavia non nasconde che potrebbe non essere così semplice. "Certo, naturalmente ci sarebbero costi aggiuntivi - scrive in un secondo tweet -. Ma mi sembra che valga la pena pensarci".
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