L'attrice è stata nominata donna dell'anno durante il GQ Men of the Year a Berlino
Quel gesto, un semplice accavallamento di gambe, nel film "Basic Instinct" del 1982, le ha cambiato la vita per sempre e l'altra sera Sharon Stone lo ha riproposto a Berlino sul palco del GQ Men of The Year dove è stata premiata come donna dell'anno. "Il regista mi chiese: 'Puoi passarmi le mutande? Perché nella scena non dovresti averle. Ma noi non vedremo nulla'. Ho detto sì, ma non sapevo che quel momento avrebbe cambiato la mia vita", racconta l'attrice,
Un accavallamento che è diventato uno dei più iconici della storia del cinema e che l'attrice, 61 anni, ha voluto replicare a 27 anni di distanza davanti ad una platea a cui ha chiesto di fare lo stesso. Più sexy che mai in un abito nero attillato e scollatissimo Sharon ha evitato però l'effetto "hot" anche per rispetto del figlio 19enne che l'ha accompagnata alla premiazione e che era seduto tra il pubblico.
"Vi sentite più potenti ora?" ha chiesto la star per poi cominciare un lungo e accorato discorso sul movimento #MeeToo e sulla libertà e il diritto che tutti hanno di sentirsi potenti nella forma di sessualità scelta. "Chiunque vive un momento che gli cambierà la vita e bisogna assumersene la responsabilità", ha detto l'attrice: "Vi faranno domande difficili e sarete costretti a decidere cosa fare della vostra parte più importante, selvaggia e passionale. Io ho rispettato quella parte importante e vorrei che tutti voi facciate lo stesso, perché tutti abbiamo il diritto di sentirci potenti nella forma di sessualità che scegliamo". E ha concluso: "Sono qui come donna dell'anno, non come individuo, con le donne e per le donne. Dopo questo gesto", ha sottolineato la STone, "la mia vita è stata difficile. Grazie per avermi nominato donna dell'anno perché c'è stato un tempo in cui sono stata considerata solo un gioco".
Sul suo account Instagram la Stone ha poi condiviso il video del suo discorso e dell'accavallamento accompagnandolo con l'hashtag #MeeToo.
TI POTREBBE ANCHE INTERESSARE