TRA I MIGLIORI AL MONDO

Sophia Loren e Luca Marinelli coppia d'oro del cinema italiano secondo il "Nyt"

Le loro interpretazioni ritenute tra le venti migliori al mondo nel 2020

10 Dic 2020 - 10:39

"Sophia Loren regna ancora dopo 70 anni da diva". Questo il verdetto del New York Times che include l'attrice italiana tra le venti migliori star del 2020 per l'interpretazione dell'ex prostituta Madame Rosa nel film "La vita davanti a sé" diretto dal figlio Carlo Ponti. A "regnare" sul cinema insieme a lei Luca Marinelli "bello come un classico idolo del cinema" nel film "Martin Eden" di Pietro Marcello.

Buon Compleanno Sophia! La Loren compie 85 anni, guarda le sue foto più belle

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© Italy Photo Press
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"La Loren una dea sullo schermo" - "Una star del cinema da quando era teenager. Ha ancora tutto quello che ha fatto di lei per così tanti anni l'iconica regina del cinema italiano. E' maestosa come sempre, ma anche essenzialmente e appassionatamente populista - una dea dello schermo, il cui dominio è sempre stato il mondo dei comuni mortali", la definisce il Nyt. La sua interpretazione di Madame Rosa ha colpito la critica americana e dopo "La ciociara" e il riconoscimento alla carriera, il film diretto dal figlio Carlo potrebbe quindi farle arrivare il terzo Oscar.

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Marinelli meglio di Rodolfo Valentino - Il  talento di Marinelli è stato notato anche oltreoceano e l'attore italiano per il quotidiano ha vinto la sfida con le icone del cinema: "Rodolfo Valentino? Gary Cooper? Paul Newman? Alain Delon? tutti quanti assieme? ma con lo spirito di interpretare Martin come un uomo che crede che il proprio destino e il progresso umano coincidano". Definito "la fedele decostruzione del romanzo di Jack London", il "Martin Eden" è inoltre entrato di diritto nella classifica dei venti film migliori dell'anno sempre secondo il New York Times.

Anche Guadagnino in classifica - Nella top 2o anche i due teenager di "We Are Who We Are", la miniserie di Luca Guadagnino. Jack Dylan Grazer (Fraser) e Jordan Kristine Seamón (Caitlin), sono stati infatti scelti "per come hanno reimmaginato le ansie dei teenager nella soap opera onirica, arrapata, naturalistica" che il regista di "Chiamami col tuo nome" ha ambientato in una base americana a Chioggia.

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