Il giallo della morte di Sophie Nyweide, l'attrice era incinta

Si infittisce il mistero sulla morte di Sophie Nyweide, l'attrice 24enne trovata priva di vita nel Vermont il 16 aprile. Secondo quanto riportato dal sito Tmz, i risultati dell'autopsia richiederanno dalle sei alle otto settimane, ma un primo rapporto mostra che la donna era incinta quando è morta. Inoltre, la polizia non ha escluso l'ipotesi di un omicidio. Shelly, la mamma della Nyweide, ha dichiarato sempre al sito di intrattenimento dopo la sua tragica morte: "Siamo molto sconvolti e in lutto. Posso solo dire che il suo periodo di recitazione è stato breve ma molto felice".

 La polizia sta indagando su una possibile overdose accidentale. Tmz ha parlato con la madre di Sophie, che ha detto di sapere che sua figlia faceva uso di droghe, aggiungendo che la ragazza fosse con altre persone al momento della morte, anche se lei non le conosceva. La polizia ha dichiarato che è stata trovata sulla riva di un fiume ed è stata dichiarata morta sul posto. L'uomo era con Sophie al momento della morte sta collaborando anche se la polizia ha aggiunto che non è considerato un sospettato.

  Sophie Nyweide, nata l'8 luglio 2000 a Burlington, nel Vermont, ha sviluppato il desiderio di diventare attrice guardando i film al cinema Village Picture Shows di Manchester, che sua madre, Shelly Gibson, ex attrice, aveva acquistato nel 2003. Al cinema ha interpretato la figlia dei personaggi di Michelle Williams e Gael García Bernal nel dramma "Mammoth" (2009), e una ragazzina la cui madre sta morendo di cancro in "I numeri dell'amore" (2010), con Jessica Alba. È apparsa anche in "Il matrimonio di mia sorella" (2007) di Noah Baumbach, in "La teoria delle ombre" (2010), con James Franco, e in “Noah” (2014) di Darren Aronofsky, con Russell Crowe. La madre di Sophie ha anche spiegato che la ragazza amava recitare e non ha mai subito nulla di doloroso sul set, come invece è successo ad altri bambini attori.