IL CORDOGLIO DEL PREMIER

Renzi: con Dario Fo l'Italia perde un protagonista della cultura

Anche le istituzioni e la politica ricordano il grande attore scomparso a Milano a 90 anni. Solo Renato Brunetta fuori dal coro

13 Ott 2016 - 13:05

"Con Dario Fo l'Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro Paese". Così il premier Matteo Renzi alla notizia della morte del premio Nobel. "La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l'eredità di un grande italiano nel mondo. Ai suoi familiari il cordoglio mio personale e del governo italiano", aggiunge Renzi.

"La sua storia parla da sola, la storia di una persona che trasmetteva allegria e una straordinaria carica di contestazione" sottolinea invece il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, commentando dai microfoni di "Radio Anch'io".

Non poteva mancare l'intervento del ministro della Cultura, Dario Franceschini. "Ci ha lasciato il Grande Dario Fo - scrive via Twitter -. Negli occhi ho ancora la sua gioia mentre descriveva ogni suo oggetto all'apertura del Museo Fo di Verona".

Di tutt'altro segno il ricordo del capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta. "Quando muore una persona, ovviamente, cordoglio. Però, nessuna ipocrisia. Dario Fo non mi era mai piaciuto, l'ho considerato sempre un uomo violentemente di parte, un uomo che violentemente ha diviso il Paese". Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, invece posta una foto su Twitter con il commento "Addio al Sommo giullare, uomo libero, grande lombardo. Nobel meritato, ha dileggiato il potere restituendo la dignità agli oppressi". Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, scrive su Facebook: "E' morto Dario Fo, bravo artista, una preghiera. Per lui io e i leghisti eravamo razzisti, egoisti, ignoranti? Vabbé, acqua passata, non porto rancore, doppia preghiera".

Da sempre di indole anarchica, filo-maoista negli anni 70, con grandi scontri con gli apparati del Pci, negli ultimi anni Dario Fo aveva aderito idealmente alla battaglia del Movimento 5 Stelle. Che infatti lo ricorda calorosamente. "La morte di Dario Fo priva il Paese di una grande voce critica, una guida civile e spirituale - afferma in una nota il gruppo parlamentare del Movimento alla Camera -. Ma priva pure il M5S di un punto di riferimento fondamentale, un compagno di viaggio allegro, geniale e profondo. Esprimiamo il nostro cordoglio più sentito per la scomparsa del premio Nobel e la nostra vicinanza al figlio Jacopo e a tutti coloro che, come noi, volevano tanto bene al grande maestro".

Antonio Bassolino lo ricorda così sui social network: "Addio a Dario Fo, un grande artista e un grande italiano. Ricordo con affetto le serate napoletane attorno ad una pizza. Riposi in pace, assieme con Franca". Mentre il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, sottolinea: "Dario Fo era un artista totale, capace di padroneggiare tutti i linguaggi e di essere dirompente in ogni palcoscenico da lui calcato, dai più grandi teatri alle dirette televisive".

Fo era una personalità legatissima alla Lombardia e a Milano. Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala ha commentato: "Perdiamo uno dei più grandi rappresentanti della letteratura, del teatro e della cultura milanese e italiana. Fo è stato uno dei migliori interpreti della storia del nostro tempo. Milano non dimenticherà i suoi insegnamenti". Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, affida a un tweet il suo ricordo: "Dario Fo è cultura infinita. La sua morte lascia un vuoto incolmabile da altri. Solo la sua arte può colmare la fine terrena".

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