L'American Film Institute l'ha incoronata. Nel privato ha passato la vita dedicandola ai figli e agli altri
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La più grande attrice della storia del cinema, questo il giudizio dell'American Film Institute. Stiamo parlando di Audrey Hepburn una delle poche artiste ad aver vinto Premio Oscar, Emmy, Grammy e Tony. Nata a Bruxelles il 4 maggio 1929 è morta in Svizzera, a Tolochenaz, il 20 gennaio 1993. Britannica ma cresciuta tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi, ha trovato fortuna con cinema e teatro negli Stati Uniti.
Nel corso della sua carriera lavorò con Billy Wilder, George Cukor e Blake Edwards, oltre che con attori del calibro di Gregory Peck, Humphrey Bogart, Gary Cooper, Cary Grant, Rex Harrison, William Holden e Peter O'Toole e divenne famosa grazie a ruoli come quello di Gigi in uno spettacolo teatrale tratto dall'omonimo romanzo della scrittrice francese Colette; della Principessa Anna in Vacanze romane (1953), interpretazione che le valse l'Oscar come migliore attrice, di Holly Golightly in Colazione da Tiffany (1961) e di Eliza Doolittle nel film musicale My Fair Lady (1964). Altri importanti film cui prese parte sono Sabrina (1954), Sciarada (1963) e Come rubare un milione di dollari e vivere felici (1966).
Negli anni 70 e 80 apparve sempre meno per dedicarsi alla famiglia e alla filantropia. Nel 1988 fu nominata ambasciatrice Unicef e fino alla morte si dedicò al lavoro umanitario. E c'è anche l'Italia nella sua vita. Oltre al celebre Vacanze Romane, nel nostro Paese si è sposata e ha avuto anche un figlio, Luca, nato nel 1970. L'altro suo figlio, Sean, lo ebbe nel 1960 durante il matrimonio con Mel Ferrara. La maternità era un sogno che Audrey Hepburn cullava da sempre e durante la sua vita ha avuto numerosi aborti.
L'ultima parte della sua esistenza l'ha trascorsa in Svizzera facendo la spola con gli eventi umanitari mondiali che l'Unicef organizzava.
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