STORIA DI UN MITO

Frank Sinatra, 100 anni dalla nascita di un'icona internazionale della musica

La carriera, i successi e gli amori di "The Voice", uno dei personaggi americani più famosi e primo divo pop

12 Dic 2015 - 08:55

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Frank Sinatra, la voce più famosa d'America, nasceva il 12 dicembre di cent'anni fa in un sobborgo di New York. Per 60 anni ha dominato le scene con classe, talento, fascino, ma soprattutto con la sua voce. Capace di ammaliare con il canto, tanto da meritarsi il soprannome di "The Voice". Ha venduto 600 milioni di dischi e inciso oltre 2000 brani, ha vinto 21 Grammy Awards, 2 Oscar, 2 Golden Globes.

Frank Sinatra, 100 anni dalla nascita di un'icona internazionale della musica

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Francis Albert Sinatra, Frank per gli amici di Little Italy, nacque da Antonio Martino Sinatra, siciliano, e da Natalia Delia Garavante, ligure. Decise che nella vita avrebbe fatto il cantante dopo aver ascoltato in radio le canzoni di Bing Crosby. Tommy Dorsey gli aprì le porte verso il successo, prendendolo nella sua celebre orchestra. E fu subito boom.

Il suo repertorio è pieno di brani entrati nella storia, canzoni senza tempo che sono diventati degli evergreen intramontabili. Un misto di ritmo e sentimento a cui Sinatra aggiungeva quell'appeal pop trasversale che nessuno è riuscito mai più ad eguagliare. Pezzi come "I've Got Under Me Skin" e "Night and Day" di Cole Porter, "The Shadow of Your Smile" di Webster, "Fly Me To The Moon" di Howard, "Come Fly With Me" di Cahn e Heusen, "That's Life" di Gordon e Kay e "New York New York" di Kander ed Ebb per citarne solo alcuni dei più noti del suo repertorio arrangiati dai fidati Nelson Rieddle, Count Basie, Don Costa e Quincy Jones. Per non parlare di quei brani che hanno dominato le classifiche mondiali, "Somethin' Stupid", "Strangers in the Night" e "My Way", i suoi capolavori, il suo marchio di fabbrica.

Ol' Blue Eyes, o più maliziosamente Swoonatra, una crasi tra il cognome e il verbo to swoon, svenire, ha sempre esercitato un fascino incredibile sulle donne, che l'hanno portato ad essere uno degli uomini più desiderati d'America. E' andato all'altare ben quattro volte, sposando Nacy Barbato, Ava Gardner, Mia Farrow e Barbara Blakely, che lo accompagnò fino alla morte. Ma sono numerossime le relazioni che gli sono state attribuite: da Lana Turner a Doris Day, passando per Lauren Bacall.

Sono stati una cinquantina i film che lo hanno visto protagonista tra cui il famoso "Da qui all'eternità" di Zinnerman che gli valse l'Oscar nel '53 e "L'uomo dal braccio d'oro" di Preminger con cui sfiorò la statuetta.

Nonostante i suoi rapporti poco chiari con boss come Sam Giancana e Lucky Luciano, sfruttò la sua grande popolarità e l'ascendente sulla comunità italo-americana per appoggiare presidenti come il democratico John Fitzgerald Kennedy e il repubblicano Ronald Reagan. Uscì definitivamente di scena negli anni '90. Il 14 maggio 1998 si spense a West Hollywood. Il funerale fu trasmesso da quasi 100 canali televisivi in tutto il mondo, Nella notte tra il 14 e il 15 maggio tutte le luci di Las Vegas si spensero in suo omaggio, per la prima e unica volta, mentre a New York, l'Empire State Building si illuminò di blu in onore dei suoi mitici occhi.

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