IN 20 PER LA PALMA D'ORO

Festival di Cannes: i film in concorso tra amore, immigrazione e thriller

Dal 17 al 28 maggio sulla Croisette saranno in 20 a contendersi la Palma D'Oro

17 Mag 2017 - 10:42
 © sito-ufficiale

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Saranno eterogenee le tematiche che animeranno la 70/ma edizione del Festival di Cannes, in scena dal 17 al 28 maggio. La selezione di venti film in concorso, di cui nessuno italiano, si dipanerà tra immigrazione, un pizzico di terrorismo, amore, arte e thriller. Protagoniste, tra le altre, le attese pellicole di Michael Haneke, Sofia Coppola, Fatih Akin, Todd Haynes, Yorgos Lanthimos. Chi conquisterà la Palma d'Oro quest'anno?

L'immigrazione compare in due film: "Happy End" di Michael Haneke con Isabelle Huppert, Mathieu Kassovitz e Jean-Louis Trintignan con la storia di una ricca famiglia che vive isolata, in un paese circondato dalla povertà dei campi di migranti intorno a Calais. E in toni più allegorici la troviamo anche in "Jupiter's moon" di Kornel Mundruczó, dove un giovane immigrato ferito mentre attraversa illegalmente il confine scopre di aver acquisito la capacità di levarsi da terra. Nel campo di accoglienza c'è chi vorrà sfruttare questo suo potere.

Sul fronte terrorismo scende in campo Fatih Akin con "In the fade". Ad Amburgo una bomba colpisce la comunità turco-tedesca: una donna medita la vendetta per la sua famiglia vittima dell'attentato

C'è poi l'amore in tutte le sue declinazioni. È il caso di "Formidabile" di Michel Hazanavicius con Berenice Bejo e Louis Garrel, la grande storia d'amore tra Anne Wiazemsky e il maestro del cinema Jean-Luc Godard. Su questa linea, anche "Rodin" di Jacques Doillon ancora con una tormentata relazione, quella, durata dieci anni, tra lo scultore Auguste Rodine Camille Claudel. "L'amant double" di François Ozon è un thriller al femminile che racconta l'amore tra la giovane depressa Chloe (Marine Vacth) e il suo psicoterapeuta Paul (Jeremie Renier). Ma l'uomo ha un'identità da nascondere. È amore anche in "Radiance" di Naomi Kawase tra un fotografo, che sta perdendo la vista, e un'autrice di versioni cinematografiche per non vedenti. Amore e tradimento poi in "The day after" del coreano Hong Sang-soo con protagonista un uomo sposato che ha avuto una relazione extraconiugale con un'ex dipendente. La moglie corre nel suo ufficio e scambia la nuova impiegata per la sua ex amante. In "Loveless" di Andrey Zvyagintsev conta invece l'amore e il senso di colpa di genitori divorziati verso il figlio dodicenne fuggito dopo la loro ennesima lite.

L'arte invece mette il suo zampino in "The Meyerowitz stories" di Noah Baumbach, commedia all stars con Ben Stiller, Adam Sandler, Dustin Hoffman, Emma Thompson, Candice Bergen, Rebecca Miller. A New York una famiglia è riunita per una retrospettiva sulla carriera del patriarca, popolare artista. E c'è arte, ma senza controllo in "The square" di Ruben Östlund con la performance ideata dal curatore di un museo, che sfugge di mano con effetti imprevedibili.

Sul fronte temi sociali, ci sono "You were never really here" di Lynne Ramsay con Joaquin Phoenix nei panni di un veterano di guerra che dedica il suo tempo alla lotta contro il traffico sessuale e anche "120 battements par minute" di Robin Campillo con la nascita di Act Up, organizzazione di attivisti che negli anni Novanta che ha richiamato l'attenzione sulle conseguenze dell'AIDS.

Tra impegno e visionarietà troviamo "Okja" di Bong Joon-ho con Jake Gyllenhaal e Tilda Swinton. Una ragazza farà di tutto pur di impedire a una potente multinazionale di rapire il suo migliore amico, uno strano animaletto.

Sul fronte remake troviamo quello de "La notte brava del soldato Jonathan" di Don Siegel riproposto da Sopia Coppola con "L'inganno" con Elle Fanning, Kirsten Dunst, Nicole Kidman e Colin Farrell: un uomo ferito crea non pochi turbamenti tra le donne di un collegio femminile dove si rifugia.

In corsa per la Palma d'oro anche "The killing of a sacred deer" firmato dal greco Yorgos Lanthimos con Nicole Kidman, Alicia Silverstone e Colin Farrell che si annuncia come un thriller psicologico con protagonisti un carismatico chirurgo e un adolescente inquieto. In "Wonderstruck - La ragazza delle meraviglie" di Todd Haynes, tratto dal romanzo di Brian Selznick troviamo due storie, una del 1977 su un ragazzo che non ha mai conosciuto il padre, e l'altra, mezzo secolo prima, su una ragazzina che sogna una misteriosa attrice. "Good time" è invece un action movie di Ben Safdie con la storia di un rapinatore di banche (Robert Pattinson) in fuga dalla polizia per le strade di New York. Infine si annuncia kafkiano "A gentle creature" di Sergey Loznitsa, ispirato a un racconto di Dostoyevsky, con la storia di una battaglia per la giustizia di una donna sola fra i meandri del sistema carcerari.

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