Core Festival Aperol Spritz, le immagini del secondo giorno
© Davide Bolis
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Seconda giornata della kermesse musicale tutta all'insegna del rap (e del rock...), all'ex Dogana di Treviso in vista del gran finale di stasera
di Antonella Fagà"Non importano i numeri e i premi che vinci, a contare è la gente che viene ad ascoltarti...", così racconta a Tgcom24 (media partner della kermesse) Gemitaiz, all'anagrafe Davide De Luca, poco prima dell'esibizione sul palco principale, alla seconda giornata del Core Festival Aperol Spritz. E di gente ad ascoltare il rapper romano (insieme a MadMan) ce n'era tantissima. La piazza centrale dell'Ex Dogana di Treviso, dove, fino a stasera si svolgerà la manifestazione, era stracolma di fan osannanti. E a chiudere la serata arriva Salmo, l'artista di Olbia capace di riempire i palazzetti e che anche a Treviso ha fatto sold out.
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Ad aprire la lunga serata del rap firmato Core Festival è stato però, poco prima del tramonto Luchè, rapper napoletano tra i più autorevoli della scena italiana. L'artista ha "riscaldato" la folla, che si è accalcata davanti al palco principale per cantare e ballare con lui i suoi brani più famosi. Da "Soldi" a "Facile", manifesto della sua poetica e della sua "street credibility", e poi "Nada" e "O’Primmo Ammore" (utilizzata per la serie "Gomorra"): "E' la prima volta per me al Core Festival e sono felicissimo", urla alla folla il rapper e poi intona i versi di "Diamanti nei denti", che rapprsentano la sua mission: "Voglio vivere per sempre...".
Tra i momenti più attesi al Core però c'è l'esibizione di Gemitaiz, che ha in serbo una sorpresa per i suoi fan: il primo live in assoluto del nuovissimo brano in collaborazione con MadMan, uscito il 7 giugno, "Veleno 7", eseguito proprio insieme a MadMan stesso. E di sorpresa ce n'è un'altra ancora: con questo brano i due rapper sono infatti diventati, in due giorni, i detentori del record nazionale di streaming in 24 ore per un singolo pezzo. Una serata da ricordare insomma e i fan impazziti danno il loro prezioso contributo riempiendo letteralmente la piazza davanti al palco. Gemitaiz canta brani dell'ultimo album "Davide" e dell'ultimissimo Ep, da "Tanta Roba Anthem" a "Che ci faccio" e poi "Oro e Argento", "Guarda il cielo," scritto dal grande Bassi Maestro e poi infine, "Veleno 7", un fiume di rime in extrabeat, che portano la folla in delirio. Gemitaiz e MadMan ringraziano per gli oltre 2 milioni di visualizzazioni raggiunte in due giorni. La loro gioia più grande però è quella gente, tanta, tantissima, raccolta ai loro piedi, per ascoltarli, per entusiasmarsi e infiammarsi sulle note del loro rap puro e duro. "Emozionare la gente, divertire, commuovere, far riflettere, gioire, piangere ... provocare qualcosa insomma, questo è l'obiettivo del mio far musica, questa è la missione dell'arte", racconta Gemitaiz a Tgcom24.
A chiudere la serata c'è Salmo. Il rapper di Olbia arriva carico di energia, la stessa che la piazza stracolma di gente trasmette mentre lo chiama sul palco a gran voce. L'artista, capace di riempire i palazzetti di tutt'Italia, riempie anche il festival di Treviso. Tutti cantano, ballano e saltano sulle prime note di "90min", successo del suo ultimo album "Playlist": "Questa è l’Italia, pistole e dialetto..." intona Salmo e il pubblico va in delirio. E poi è la volta di "Hellvisback", "Stai zitto", "Ricchi e morti"... per un'ora di rap di altissima qualità. Sul palco con lui la sua band al completo, chitarre, tastiere e batteria: "La musica deve essere suonata dal vivo..." ribadisce l'artista, che offre un live da cardiopalma.
Ma tra i tre pilastri del rap italiano c'è stato spazio anche per l'outsider del rap game made in Italy, il rocker dell'hip hop, ovvero Achille Lauro, con un'esibizione "alla Elvis Presley" sotto il tendone da circo, sul secondo grosso palco del Core Festival. L'artista, reduce di successi e polemiche legate al suo ultimo brano presentato a Sanremo "Rolls Royce", ha sorpreso la folla urlante con un look da cowboy sexy, stivaloni e giacca aperta sul petto nudo. Stesso outfit anche per la sua band di rocker, chitarre e batteria. Il concerto si è aperto con un video degli eventi più importanti del 1969, titolo del suo ultimo album. Il pioniere della Samba Trap, l'amante delle Maserati e delle Rolls Roys, ha offerto un concerto all'insegna della rivoluzione, la sua, che ha previsto un vero e proprio cambio di rotta in termini di ritmi e sonorità. Climax di chitarre nude e crude, genio e sregolatezza per un artista che è stato sicuramente in grado di scuotere la scena musicale italiana. E anche il Core Festival.
Stasera ultima scaletta scoppiettante. A chiudere questa prima edizione del Core Festival, che già si prevede di gran successo, saranno J-Ax e gli Articolo 31. Ma prima di loro si esibiranno la Funkasin Street Band, il rapper Emis Killa e i Maneskin, sul palco principale. Sul Circus Stage la musica inizierà con la Fgm B-Folk Band, cui farà seguito il Duo Bucolico e poi Fosco 17 e Leo Pari. Sul third stage ci saranno Bruno Sponchia, Lee Odia e Nostromo. Quindi, Davide Petrella e, a concludere, Holograp, atteso a mezzanotte.