Paolo Sorrentino: "Spero che l'Oscar sia d'aiuto per tutto il nostro cinema"
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Il regista è tornato in Italia e finisce tra le statuette del presepe di Napoli
"La statuetta sta sepolta ed incellofanata in valigia: dai, poi la mettete con Photoshop!". Ritirati i bagagli, il regista Paolo Sorrentino, ancora un po' assonnato per il viaggio, ha scherzato all'uscita dell'aeroporto di Fiumicino con i fotografi rimasti un po' delusi per non aver potuto immortalarlo con lo "Zio Oscar". "Spero che questo abbia delle ripercussioni positive per tutto il nostro cinema" ha aggiunto il regista.
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Appena sbarcato il regista ha commentato così le domande sui 9 milioni di audience che il film ha raccolto in tv e la nuova uscita nelle sale in 100 copie, oltre la notizia della cittadinanza onoraria che Roma gli conferirà: "Sono molto felice. Sono stanco ma contento di tornare a casa. E tutto qualcosa di molto nuovo e vediamo ora cosa succederà, non sono ancora in grado di mettere a fuoco bene, ma sono veramente felice. Tutte le attestazioni, e sono così tante, ricevute in questi giorni mi hanno fatto piacere, non ce n'è una in particolare che spicca sulle altre".
Intanto anche nella sua Napoli gli hanno reso un omaggio speciale, inserendolo come "guest star" nel tradizionale presepe. La statuetta immortala il regista sorridente durante la notte degli Oscar, mentre tiene stretto tra le mani il prezioso premio.
Dopo il trionfo oltreoceano, Sorrentino è pronto a festeggiare in Italia con gli altri membri del cast: "Ora riposo assoluto, mi fermo a Roma. Verdone mi prepara una festa? Se la prepara Carlo sarà sicuramente una grande festa". Congedandosi dai fotografi ha poi scherzato: "Ciao ragazzi e grazie, mi avete fatto sentire come Belen".