Rohrwacher, due sorelle di talento: per Alice e Alba un 2014 da incorniciare
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Dopo il Gran Premio della giuria a Cannes per Alice, è arrivata la Coppa Volpi per la sorella. Due affermazioni importanti per carriere che sembrano destinate al successo
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Un 2014 davvero da ricordare per le sorelle Rohrwacher. Dopo il prestigioso secondo premio al festival di Cannes per Alice, ecco arrivare l'affermazione di Alba a Venezia. Alba che aveva messo lo zampino anche nella vittoria della sorella essendo protagonista de "Le meraviglie". Vittorie sempre vicino agli affetti: a Venezia Alice premiava e vicino ad alba c'era il compagno Saverio Costanzo, regista del film.
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Una famiglia di talento, cresciuta in campagna, a Castel Giorgio, in provincia di Terni, terra di origine della madre e luogo di lavoro del padre tedesco Reinhard, apicoltore transumante che oggi gestisce un agriturismo nel vecchio casale di campagna in cui e' vissuto, rimesso a nuovo negli anni.
La maggiore delle due è Alba, nata a Firenze 35 anni fa. Ha studiato teatro all'Accademia dei Piccoli di Firenze e nel 2003 si è diplomata al Centro sperimentale di Cinematografia. Alice invece è più piccola di due anni. Le sono bastati due film per imporsi tra i talenti emergenti: "Corpo celeste", presentato alla Quinzaine a Cannes e con cui vinse il David di Donatello al migliore regista esordiente, e "Le meraviglie".
Quanto ad Alba, il debutto è nel 2004 con il film di Carlo Mazzacurati "L'amore ritrovato". Tra i suoi film più apprezzati, quello di Daniele Luchetti "Mio fratello è figlio unico", in cui è la sorella di Elio Germano e Riccardo Scamarcio, poi "Giorni e nuvole" di Silvio Soldini con cui vince il David di Donatello. Seguono "Caos calmo" di Antonello Grimaldi, ma è con "Il papà di Giovanna" di Pupi Avati che nel 2009 viene lanciata definitivamente. Con quel film vince il David come migliore attrice protagonista.
Nello stesso anno, oltre che in "Due partite", per la regia di Enzo Monteleone, gira due film importanti per la sua carriera: "Io sono l'amore" di Luca Guadagnino e soprattutto "L'uomo che verrà", di Giorgio Diritti. Nel 2010 è, accanto a Pierfrancesco Favino, protagonista del film di Silvio Soldini "Cosa voglio di più".