A dieci anni da "Anche libero va bene" ha presentato Fuori Concorso il suo secondo film da regista, che definisce: "Il tentativo di mettermi a nudo"
Kim Rossi Stuart torna alla regia, a dieci anni da "Anche libero va bene". Alla Mostra del cinema di Venezia ha presentato fuori concorso "Tommaso", il nuovo film che ha scritto, diretto e interpretato. Protagonista un uomo tra ossessioni sessuali, timidezze e fragilità. Sul suo ruolo mette le mani avanti: "Non è un film autobiografico, inteso come ritratto memorialistico, è piuttosto autobiografico perché frutto come accade sempre di un percorso introspettivo".
Il film è idealmente il sequel di "Anche libero va bene", primo film del 2006 da regista di Kim Rossi Stuart. Allora Tommaso era bambino, oggi invece è diventato adulto. Il protagonista si fa lasciare dalla compagna Chiara e pensa di iniziare una nuova vita libera e piena di avventure. Fa l'attore, è giovane e bello, ma si rende presto conto che le sue storie finiscono sempre nello stesso modo, tra molte paure. Finché non si ritrova solo. E deve capire cosa c'è che non va nel suo passato. "Ho cercato dentro me stesso per questa storia ma certo Tommaso non sono io o perlomeno non del tutto. Guardarsi dentro e mettersi a nudo è la cosa più saggia e matura che può fare un uomo e anche una risposta alle tante cose negative che ci fanno vivere in una dimensione di apparenza e finto benessere con se stessi e con gli altri", spiega.
L'attore romano ha messo molto di sé nel film: "Ho scandagliato me stesso. Questo film è un ludico invito all'introspezione, all'autocoscienza, alla consapevolezza dell'essere umano". "Nella mia megalomania - scherza - penso di aver fatto un film originale e con un nuovo genere: il genere autoreferenziale autocritico".
Il film arriverà in sala l'8 settembre.