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Al Lido è arrivato Paolo Virzì con il suo primo film interamente in inglese, "The leisure seeker", che ha conquistato risate e applausi (standing ovation e dieci minuti di applausi all'anteprima della sera) e suscitato commozione. Il primo dei quattro film italiani in corsa in questa 74/a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica mette in campo la vecchiaia e la voglia di fuga di una coppia formata da Helen Mirren e Donald Sutherland.
Virzì, parlando in conferenza stampa della storia che ha voluto raccontare, ha sottolineato: "Credo nella libertà di scelta, il mio è un film sulla libertà di scegliere la propria vita, in questo caso insieme, fino all'ultimo istante".
Il regista toscano ha rivelato che preparando il filmo "ho azzardato due nomi mito, Helen e Donald, una maniera per proteggermi, convinto che dicessero no. Invece il loro yes è arrivato immediatamente. Così ho fatto questa pazzia americana". Un'esperienza che può aprirgli nuove porte.
Dopo la fuga on the road de "La pazza gioia", Virzì emigra nell'America durante l'elezione di Donald Trump raccontando la storia di una coppia anziana: lui, professore di letteratura e amante di Joyce ed Hemingway, in preda alla demenza senile e lucido solo a momenti. Lei invece malata (ha un tumore allo stadio terminale) ma è lucida. Ella e John fuggono dagli apprensivi figli sul camper che dà il nome al film, The Leisure Seeker. Destinazione la casa di Hemingway in Florida.