Stefano Bollani: "Il mio Frank Zappa è senza regole"
© Italy Photo Press
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Il pianista presenta il suo ultimo lavoro "Sheik yer Zappa"
Un tributo fatto senza troppe regole, anzi nessuna, quello che Stefano Bollani ha dedicato a Frank Zappa. In "Sheik yer Zappa" (dall'originale zappiano "Sheik yerbouti") il pianista ha voluto rendere omaggio ad uno dei capisaldi del rock sperimentale di tutti i tempi. Il disco raccoglie nove tracce di cui sette a firma Zappa, la cui rielaborazione è stata approvata anche dalla famiglia del rocker che ne tutela il nome.
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"Abbiamo avuto una lunga e fitta corrispondenza con la moglie di Zappa e con il suo editore - ha raccontato Bollani - La fondazione che supervisiona ogni singola produzione dedicata al musicista nel mondo, in genere è molto protettiva e prima di avallare l'operazione ha voluto ascoltare il cd intero".
Pubblicato da qualche giorno in Italia, l'album è arrivato anche in altri cinque paesi europei e a breve arriverà sugli scaffali dei negozi di dischi di tutto il mondo, a cominciare da Giappone dove approderà il mese prossimo. Il tutto nasce dal progetto live con il quale Bollani aveva portato in tour nel 2011 una scaletta fatta di brani pescati a piacere da Bollani dal repertorio del chitarrista, da "Uncle meat" a "Peaches en regalia", passando per "Blessed relief" e tante altre.
"Avrei potuto scegliere dai brani di Zappa più adatti all'operazione - ha confessato Bollani - ma dato che tutto il progetto è stato basato sulla più totale libertà, ho scelto quelli che mi passavano per la mente".
Libertà di composizione e improvvisazione, quella del fan Bollani che nella realizzazione del cd ha usato metodi e modi opposti a quelli di Zappa. "Lui era un perfezionista - dice il pianista - e non avrei voluto suonare nel suo gruppo nemmeno per un giorno perché sarei stato costretto a fare quello che diceva lui e avrei avuto gli incubi".
I brani di Zappa, in questa occasione, altro non sono stati che spunti iniziali per poi procedere in altre direzioni, per un effetto 'shakerato' che ricalca lo spirito con cui il maestro della seicorde elettrica di Baltimora ha sempre assorbito e mischiato la musica del mondo alla sua. "Lui mangiava e tritava la musica per poi impastarla di nuovo - dice Bollani - e io non volevo rifare i brani suonati come in originale perché per quello ci sono i gruppi di cover. Ho messo insieme un gruppo nuovo, con un vibrafonista cercato su Youtube e senza chitarrista perché il ruolo sarebbe stato ingrato per chiunque". La musica di Zappa rivista al modo di Bollani tornerà anche ad essere protagonista di un nuovo giro di date live in programma la prossima estate.