Una sentenza rivoluziona l'asse ereditario dell'ex batterista dei Pooh, morto nel 2020
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Una sentenza di primo grado del Tribunale di Roma, immediatamente esecutiva, come riferisce il Corriere della Sera, ha riconosciuto Francesca Michelon, 40 anni, figlia legittima di Stefano D'Orazio. A confermarlo il test del Dna e una perizia medico-legale, che accerta la paternità dell'ex batterista dei Pooh, morto nel 2020. Si chiude così una lunga vicenda processuale, che durava ormai da diverso tempo.
Francesca Michelon è quindi scientificamente legata a Stefano D'Orazio da un legame di padre-figlia, sebbene l'ex Pooh non l'avesse mai riconosciuta quando era in vita. La donna, che da questo momento in poi potrà, se vorrà, assumere il cognome del padre legittimo, sarebbe nata da una relazione di D'Orazio con la madre, Oriana Bolletta a sua volta sposata con Diego Michelon.
I giudici hanno inoltre annullato il testamento pubblico del 2016. L'intera eredità andrà divisa adesso tra la vedova del musicista, Tiziana Giardoni e Francesca a cui sono riconosciuti anche 60mila euro di danni esistenziali provocati dall’ex batterista dei Pooh.
Tra le testimonianze acquisite per il processo anche quelle di Lena Biolcati, ex compagna di D’Orazio e quella di Red Canzian. La prima avrebbe confermato, che Stefano le aveva detto di sapere che Diego Michelon era a conoscenza del fatto di non essere il padre biologico di Francesca. Anche Red Canzian, sentito nel 2015, avrebbe riferito di aver visto spesso Diego Michelon parlare con Stefano D'Orazio, chiedendogli aiuti economici per Francesca Michelon riconosciuto come figlia, sebbene sapesse che era nata da una storia di Oriana Bolletta con Stefano D'Orazio.
La sentenza è immediatamente esecutiva, ma si dovrà accertare l'entità dell’eredità in ballo, da dividere al 50% tra le vedova di D’Orazio e la sua unica figlia biologica, perché il musicista non aveva avuto altri figli in passato. A Francesca andranno che anche i futuri diritti d’autore, sempre al 50%.