Sting, dai Police alla carriera solista
© Eric Ryan Anderson
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Il quindicesimo disco di studio di Gordon Sumner racconta la vita, le relazioni e il cambiamento tra stili e generi musicali differenti
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Diciassette volte vincitore dei Grammy, Sting torna in pista pubblicando il nuovo album di inediti "The Bridge". Il suo quindicesimo disco di studio mette in mostra la prolifica e varia abilità cantautorale: nuovi brani che riassumono gli stili e i generi differenti esplorati dal musicista inglese nella sua carriera. Scritto durante la pandemia, racconta di uno Sting che si trova a riflettere sulla perdita personale, la sepatazione, l’interruzione, il confinamento e uno straordinario tumulto sociale e politico.
L'album esplora una moltitudine di concetti e temi, rappresenta quel legame, duraturo e in costante evoluzione, tra idee, culture, continenti, i due argini del fiume. È anche una rotta verso il passato; così è stato che Sting si è trovato a ripensare alla musica e i luoghi che hanno formato le sue fondamenta, tanto da essere incastonati nel suo dna.
Il cantautore inglese ha spiegato: "Queste canzoni sono tra un posto e un altro, tra uno stato mentale e un altro, tra la vita e la morte, tra le relazioni. Tra le pandemie, tra le ere, politicamente, socialmente e psicologicamente, ognuno di noi è bloccato nel mezzo di qualcosa. Abbiamo bisogno di un ponte". I brani rappresentano diversi momenti e stili della sua lunga carriera, eclettico tra ispirazioni tratte da generi come rock'n'roll, jazz, musica classica e folk.
Scritto e registrato durante l’ultimo anno in lockdown, al disco hanno collaborato Dominic Miller (chitarra), Josh Freese (batteria), Branford Marsalis (sassofono), Manu Katché (percussioni), Martin Kierszenbaum (piano), Fred Renaudin (sintetizzatori) e Melissa Musique, Gene Noble, Jo Lawry e Laila Biali ai cori.
Intanto a inizio novembre ha dato il via a Las Vegas alla sua prima residency al The Colosseum at Caesars Palace con lo spettacolo "My songs", che raccoglie un compendio delle canzoni più amate e che hanno attraversato la sua illustre carriera come "Roxanne", "Message in a Bottle", "Every Little Thing She Does Is Magic", "Every Breath You Take".
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