Il cantante belga racconta di non sentirsi ancora bene da quando ha scontato gli effetti secondari di un trattamento antimalarico nel giugno 2015
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Decisamente un momento no questo per Paul Van Haver, in arte Stromae, cantautore, musicista e rapper belga di origini ruandesi. Classe 1985 l'artista ha rivelato al quotidiano "Libération" di sentire ancora gli effetti negativi di un trattamento antimalarico fatto nel giugno 2015: "Sto diventando pazzo", dice e "Non ho più tanta voglia di cantare".
Stromae descrive giornate che "iniziano a mezzogiorno". E ancora: "Scrivo la notte, ad essere onesti, sono stato ricoverato, quindi sto ancora prendendo un po' di medicine, ed è per questo che mi sveglio tardi. Il fatto è che ho avuto una reazione al Lariam, un anti-malarico, super super pesante. Ho avuto come uno scompenso psichico. Non è divertente. Ho avuto una ricaduta da poco. Allora non mi impongo più orari complicati". In questo momento, colui che viene a volte definito come il nuovo Jacques Brel, descrive momenti di crisi in cui gli "gira la testa, con grosse crisi d'ansia". "Non ho più tanta voglia di cantare, spesso incrocio gente che mi dice 'allora quando esce il prossimo album?' La cosa più importante oggi è che io stia bene con me stesso". Quanto ai concerti, "mi piacevano ma ora non più. Ne ho fatti troppi: 210 in due anni, era troppo".