Fotogallery - Subsonica, showcase per presentare il nuovo singolo
© Chiara Mirelli
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La band presenta il decimo album, ad aprile comincia il tour nei palazzetti
di Santo PirrottaQuasi trent'anni inseme e il decimo album che arriva a un passo dalla rottura. I Subsonica hanno "attraversato ere geologiche" ma sono ancora qui, "dopo '8' disco di autodistruzione", con la loro "Realtà Aumentata" in cui fanno rivivere il loro "spirito guida". Si torna alle origini, insomma, come ai tempi del primo disco, dove non "si cerca un singolo a tutti i costi", con lo stesso, matematico e ossessivo, meccanismo di scrittura, i suoni e il ritmo che li ha resi riconoscibili fin dal 1996. Perché "Realtà Aumentata" è un album identitario, "il più bello dei subsonica", come ama sottolineare la band.
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I Subsonica (Samuel, Max Casacci, Ninja, Boosta e Vicio) sono stati a un passo dalla rottura, ma si sono scelti ancora. "Dopo '8' c'è stato il momento più critico per la band, è stato un disco di rottura e di autodistruzione. Dopo ci siamo rigenerati, abbiamo ritrovato la voglia di restare insieme ripartendo di fatto dal nostro primo disco... la pandemia poi ci ha tenuto distanti e ha costretto tutti noi a fare i conti con il nostro ego e con quello che abbiamo fatto. Questo lungo percorso di maturazione ci ha portato a ritrovarci e a ripartire tutti insieme", spiega Samuel, la voce della band. "E' stato un momento in cui si poteva davvero staccare la spina, ce lo siamo anche detti, ma ci siamo resi conto poi di quanto ci sarebbe mancata questa esperienza insieme, le singole attività individuali di ciascuno di noi avevano reso possibile la fine del gruppo, ma poi non è stato così", conferma Max Casacci. "Abbiamo sempre pensato che il peggior nemico dei Subsonica fossero i Subsonica", ammette Ninja. E Vicio aggiunge: "Abbiamo sentito molto forte l'identità e l'unione tra noi stessi". "'I Subsonica ci servono' perché sono tanta parte della nostra vita ed è un rapporto talmente profondo e radicato che poi è difficile separarsi", gli fa eco Boosta.
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"Realtà Aumentata" esce il 12 gennaio, contiene 11 tracce, ed è stato anticipato dai singoli "Pugno di Sabbia", "Mattino di Luce" e "Adagio". Le canzoni sono state scritte nell'arco del 2023, la band si è incontrata una settimana al mese da gennaio ad aprile a Piozzo, un piccolo paesino sul cucuzzolo di una collina del cuneese, e il gruppo ha ritrovato se stesso. "Dopo la pandemia ci siamo chiesti: da dove ripartiamo? Ripartiamo dall'inizio. La realtà aumentata è quella che ci ha chiusi in casa per mesi rivelando tutte le fragilità di un presente globalizzato, che ci espone ad effetti climatici estremi, che è tornata a sconvolgerci con le guerre e che bussa ai nostri confini con un quotidiano carico di miseria, speranza e disperazione", spiega la band. "Da quando abbiamo iniziato il mondo della musica è cambiato molto, i meccanismi sono diversi. Abbiamo provato a mantenere una connotazione soltanto nostra, creando un album senza cercare un singolo a tutti i costi e lasciando a malincuore anche qualche pezzo fuori", aggiunge Casacci.
"I Subsonica sono come una entità e non è facile lavorare insieme, nel tempo è diventato sempre più complicato. Nella musica italiana abbiamo visto succedere di tutto... Non è stato un album facile, ha logorato anche il senso di appartenenza di ognuno di noi ai Subsonica. Per volerlo veramente abbiamo dovuto recuperare qualcosa della prima stagione dei Subsonica, quindi non abbiamo avuto paura a lasciarci andare", sottolinea il chitarrista e produttore Max Casacci. "Credo sarà uno degli album più belli dei Subsonica", ribadisce convinto Samuel. "L'energia creativa ha bisogno di rigenerarsi. Siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto che non vediamo l'ora di portarlo in giro", confermato il mago delle tastiere Boosta.
La band non calcherà il palco di Sanremo. "Ci abbiamo anche pensato, con l'etichetta abbiamo fatto dei ragionamenti. Sanremo è una vetrina splendida, una parte importante del costume italiano, ma non è il cuore di tutta la musica italiana che si muove invece su tanti altri livelli. E finché c'è musica c'è speranza", dice Boosta che scherza: "Ci siamo proposti come presentatori, poi abbiamo virato su altri lidi continuando a fare musica".
Il singolo "Adagio" fa parte della colonna sonora originale, scritta e composta dalla band, dell'omonimo film di Stefano Sollima, conclusione della cosiddetta "trilogia della Roma criminale", uscito nelle sale il 14 dicembre e presentato all'80esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, dove il gruppo è stato insignito del Premio speciale Soundtrack Stars Awards. "Chiamare una band per fare una colonna sonora prevede molto lavoro e molto impegno anche da parte del regista. Per noi è stato bellissimo e, specialmente prima di registrare il nuovo disco, ci ha permesso di sganciarci dalla forma canzone - spiegano - E poi è stato molto gratificante essere chiamati da Sollima, un regista che in passato ha collaborato con Jónsi dei Sigur Ros e con Mogway... Ben vengano proposte, anzi facciamo girare la voce che i Subsonica farebbero altre colonne sonore".
Ad aprile la band torinese sarà live sui palchi dei principali palazzetti italiani con "Subsonica 2024 Tour" compresi il Forum di Assago a Milano (4 aprile), il Palazzo dello Sport di Roma (8 aprile), il Mandela Forum di Firenze (11 aprile) e gran finale nella loro Torino alla Inalpi Arena il 13 aprile. "Il palco è la nostra Mecca, lo viviamo come momento di fortissima connessione tra di noi e tra noi e il resto delle persone che, seguendoci, scelgono di fare parte di una storia che continua a essere scritta su ogni palco, ad ogni singolo e irripetibile concerto. Il pubblico che andremo a trovare possiamo solo intuirlo, avendo una storia lunga. In questi 30 anni dal palco lo abbiamo visto cambiare anche se non invecchia e anzi cresce con le nuove generazioni. E' per questo che vogliamo vedere come andrà il disco e come andranno i live. Ci sarà anche un uso dell'intelligenza artificiale, qualcosa di molto divertente che prenderà vita".
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