Arriva sul grande schermo il "Doctor Strange"
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Tgcom24 vi presenta un'intervista a Kevin Feige, produttore che ha portato lo "stregone supremo" sul grande schermo
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E' il più strano dei supereroi dell'universo Marvel e anche per questo per approdare sul grande schermo ci ha messo parecchi anni. "Doctor Strange parla di dimensioni parallele e dimensioni alternative, e del multiverso: per noi, quest’ultimo elemento aprirà una serie infinita di nuove possibilità narrative" spiega Kevin Feige, produttore che dopo anni di tentativi è riuscito a realizzare il film sullo stregone supremo.
Doctor Strange sembra più dark e ricco di elementi soprannaturali rispetto ai precedenti film Marvel.
Risposta: È da moltissimi anni che parlo di Doctor Strange. Volevamo realizzare questo film da moltissimo tempo, perché rappresenta qualcosa di completamente nuovo per l’Universo Cinematografico Marvel. Proprio come i fumetti originali, Doctor Strange parla di dimensioni parallele e dimensioni alternative, e del multiverso: per noi, quest’ultimo elemento aprirà una serie infinita di nuove possibilità narrative. Siamo giunti al nostro 14º film, ma la ricchezza dell’universo Marvel ci permette di continuare a esplorare aspetti completamente inediti.
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In cosa si differenzia?
Nell’Universo Cinematografico Marvel ci sono svariati film ambientati in contesti urbani: si tratta di storie "a misura d’uomo" per così dire. E poi c’è il livello cosmico, che abbiamo esplorato in film come Thor, Guardiani della Galassia e The Avengers. Ma nei fumetti Marvel c’è anche un lato soprannaturale molto importante, che non avevamo ancora esplorato al cinema. Doctor Strange è il film ideale per entrare finalmente in quel reame. Nella mitologia di Doctor Strange, il soprannaturale ha una base scientifica che si fonda sulla fisica, sulla teoria delle stringhe e sulla meccanica quantistica. Ad alcuni di voi questi elementi scientifici sembreranno assurdi, come una specie di magia. L’idea che possono esistere dimensioni parallele sembra incredibile: persino in questo momento, potrebbe esistere una dimensione alternativa alla nostra. Potrebbero esserci vari mondi diversi, e determinate energie provenienti da quei mondi potrebbero penetrare nel nostro.
Quindi, Doctor Strange parla di una setta composta da persone che si autodefiniscono stregoni: essi sono a conoscenza dell’esistenza di altre dimensioni e sanno come accedervi. Se delle entità provenienti da altre dimensioni cercano di accedere del nostro mondo, loro sanno come difenderci. Ma sono anche in grado di utilizzare i poteri provenienti dalle altre dimensioni per difendere la Terra.
Questi elementi forniscono all’Universo Cinematografico Marvel uno stile visionario e stupefacente, che ricorda film come Matrix e Inception o le opere d’animazione di Miyazaki. È stato fantastico poter trasporre le illustrazioni originali di Steve Ditko all’interno di un gigantesco blockbuster pieno di scene d’azione elettrizzanti. Probabilmente, si tratta anche della miglior storia di origini che abbiamo mai realizzato per un personaggio della Marvel.
Come si sviluppa il viaggio del dr. Stephen Strange?
Stephen Strange è un chirurgo di fama mondiale che vive e lavora a Manhattan: è incredibilmente talentuoso ma anche incredibilmente arrogante, e non tratta molto bene i propri pazienti. È più interessato a occuparsi di casi che possano favorire il suo ego e la sua reputazione, e sogna di vedere intitolata a suo nome un’ala dell’ospedale. Ma una sera, proprio mentre sta guidando per andare all’inaugurazione di un’altra ala intitolata a suo nome, Strange ha un gravissimo incidente. E le sue mani, che ai suoi occhi sono i doni che gli hanno permesso di diventare un chirurgo, vengono completamente distrutte. Si risveglia in ospedale con le mani deformate e in trazione, e si accorge che i medici che aveva insultato all’inizio del film stanno lavorando giorno e notte per cercare di rimetterle in sesto. Ma ormai è troppo tardi, e non c’è nulla da fare.
Ovviamente, Strange crede che sia colpa dei medici. Per il personaggio ha inizio una spirale discendente: il dottore inizia a dilapidare tutto il suo denaro alla ricerca di una cura per le sue mani, e si trova ad avere a che fare con ciarlatani, scienziati new age e truffatori di ogni genere. Alla fine ottiene un ultimo inizio, che potrebbe benissimo essere una truffa, e si reca a Kathmandu.
A questo punto del film, è un uomo distrutto. Mai in un piccolo vicolo di Kathmandu, troverà una porta che lo condurrà finalmente in un luogo reale. È un’organizzazione composta di persone votate a difendere il mondo. Strange inizierà ad allenarsi con loro e diventerà un maestro delle arti mistiche.
È un fantastico viaggio incentrato su un chirurgo arrogante che dovrà mettere da parte il proprio ego per abbracciare l’esistenza di una nuova realtà.
Puoi parlarci della scelta di Benedict Cumberbatch per il ruolo del dr. Stephen Strange?
Serviva un attore eccezionale per questo ruolo. Per noi, il fatto che Benedict Cumberbatch abbia accettato di interpretare la parte con un tale entusiasmo è davvero straordinario. Ai nostri occhi, è sempre stato l’attore ideale per questo personaggio… avevamo fatto il suo nome già durante le prime fasi dello sviluppo del film. Venne da noi per alcuni meeting e mi chiese subito: “Volete parlarmi di Doctor Strange, vero?”. Non è stato facile arrivare fino a questo punto, ma lavorare con attori del suo calibro è una delle cose migliori di questo lavoro. È un attore fantastico.
Il Sanctum Sanctorum sarà presente nella storia? Quale sarà la base operativa di Strange?
Ogni eroe che si rispetti possiede una base operativa. Thor vive tradizionalmente ad Asgard, Tony Stark ha la sua villa di Malibu e la Stark Tower, che ora è diventata l’Avengers Tower. Anche il Dottor Strange possiede varie basi operative: all’inizio del film la sua base operativa è l’ospedale in cui lavora, mentre nel secondo atto è il tempio di Kamar-Taj situato a Kathmandu. In questo luogo, accadrà una cosa che spingerà Strange a tornare nella sua città natale, New York. Nel Greenwich Village, in Bleecker Street, c’è un palazzo chiamato Sanctum Sanctorum: rispetto ai fumetti originali, l’indirizzo di questo luogo è rimasto invariato.
Mordo sarà presente nel film? Se sì, che ruolo avrà all’interno della storia?
Mordo, interpretato da Chiwetel Ejiofor, è una sorta di mentore. In questo film, Mordo è uno dei migliori amici S’di Stephen Strange. È una brava persona che in passato ha affrontato un viaggio simile a quello che Strange sta vivendo, e per questo motivo è lui a spiegargli come funzionano le cose. Lo presenta al maestro supremo del Kamar-Taj, noto come l’Antico.
Mordo è una persona normale e alla mano, e in un certo senso diventa il compagno d’avventure di Strange. È un personaggio positivo per tutta la durata del film, e in questo è piuttosto diverso dal Mordo dei fumetti originali. Nei fumetti, Mordo è la nemesi di Strange ed è geloso di lui sin dal primo istante in cui mette piede alla scuola. Ma non volevamo ripetere questa dinamica scontata e prevedibile nel film.
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Nel film, Strange indosserà il classico costume ideato da Steve Ditko?
Il Dottor Strange possiede un costume unico nel suo genere con un colletto molto alto e un mantello rosso, ispirato alle antiche tuniche indossate dai membri della società di cui entra a far parte. Il nostro straordinario team di sviluppo visivo ha utilizzato tutti questi elementi come base per il costume del Dottor Strange. Doveva essere un abito iconico. Inoltre, doveva essere molto diverso dai costumi degli altri Avengers, dato che è altamente probabile che un giorno il Dottor Strange apparirà sul grande schermo accanto a personaggi come Tony Stark e Thor. Di conseguenza, volevamo che il suo costume si amalgamasse con quelli indossati dagli altri membri del team, ma che al tempo stesso apparisse completamente diverso e unico.
Scott Derrickson è il regista nel film. Come è stato scelto?
Ha una filmografia fantastica, e come Joe e Anthony Russo, Joss Whedon, Jon Favreau e Kenneth Branagh, non aveva mai realizzato un film supereroistico prima di lavorare con noi. Sono stati i suoi film precedenti a convincerci. Proprio come i migliori registi con cui abbiamo lavorato, Scott è un visionario, ama il cinema e adora realizzare film mai visti prima.
Scott ama giocare con i generi cinematografici: è una caratteristica che lo accompagna fin dai suoi primi film. È bravissimo a sovvertire i generi. A volte si getta a capofitto in un determinato genere e ne rispetta tutte le regole, altre volte invece prende quelle regole e le ribalta. È esattamente ciò che amiamo fare alla Marvel. Dopo averlo incontrato e aver discusso il suo approccio al film, abbiamo capito che era la persona perfetta per accompagnarci nel viaggio del Dottor Strange.
Puoi parlarci del cast di Doctor Strange e di cosa possiamo aspettarci dal film?
Credo che i membri del cast di questo film abbiano ottenuto più premi e candidature di ogni singolo cast con cui abbiamo lavorato. Il fatto che tutti questi attori pluripremiati abbiano acconsentito a indossare abiti bizzarri e avventurarsi in questo mondo stravagante è un vero e proprio testamento alle abilità registiche di Scott Derrickson e alla grandezza dei fumetti originali.
Questo film è un viaggio mentale in grado di rivaleggiare con qualsiasi trip cinematografico mai realizzato. Steve Ditko è dei più grandi artisti Marvel della storia, ed è stato fantastico poter trasporre le sue illustrazioni e le sue copertine meravigliose e un po’ allucinate (realizzate negli anni ’60) sul grande schermo.
L’Universo Cinematografico Marvel continua a dare ai Marvel Studios una soddisfazione enorme. Noi ci limitiamo a trasporre sul grande schermo le straordinarie storie e i fantastici personaggi nei fumetti Marvel, senza sacrificare nulla. Basandosi sulle immagini trapelate fino ad ora, alcuni spettatori credono che Doctor Strange sarà il viaggio cinematografico più straordinario mai realizzato. È stata una grande sfida, ma il nostro team si è rivelato assolutamente all’altezza.
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