CLIP ESCLUSIVA

"Dogman", dalla vicenda del "canaro" una storia di riscatto e umanità

Arriva nei cinema il 17 maggio il nuovo film di Matteo Garrone. Tgcom24 vi presenta una clip esclusiva

25 Set 2018 - 12:58
 © -afp

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Arriva nei cinema il 17 maggio "Dogman", il nuovo film di Matteo Garrone liberamente ispirato alla vicenda del "canaro", un caso di cronaca che negli anni 80 sconvolse per la sua violenza. Il film, che ha come protagonisti Marcello Fonte, Edoardo Pesce e Nunzia Sciano, è in concorso al 71.mo Festival di Cannes. Tgcom24 vi presenta una clip in esclusiva.

In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l'unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l'amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l'intero quartiere. Dopo l'ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall'esito inaspettato.

Il fatto di cronaca a cui il film si ispira è quello del "canaro della Magliana", un proprietario di negozio di toelettatura per cani che uccise in maniera feroce, dopo ore di torture brutali, un ex sodale in una rapina, che lo angheriava chiedendo tangente. "Dogman è un film che si ispira liberamente a quale fatto, ma che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che siano avvenuti - spiega Garrone -. Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici anni fa: nel corso del tempo l'ho ripresa in mano tante volte, cercando di adattarla ai miei cambiamenti. Finalmente, un anno fa, l'incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente".

© ufficio-stampa

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