Dall'8 febbraio al cinema il racconto di una pagina di storia dell'arte intima e nascosta
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Arriva nelle sale italiane dall’8 febbraio "Final Portrait", film diretto da Stanley Tucci che racconta una pagina di storia dell’arte nascosta: alcuni giorni della vita di Alberto Giacometti. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva per scoprire questo mini-biopic, tratto dall'autobiografia di James Lord, che narra di come durante un breve viaggio a Parigi nel 1964, lo stesso scrittore americano si sia prestato a fare da modello per un ritratto che diventò infinito.
"Il suo cuore era tutto per l'arte e non certo per la moglie. Voleva vivere come un adulto-bambino. Si è trovato così la donna giusta da sposare, Annette (Sylvie Testud), anche se poi aveva una relazione fissa da tre anni con una prostituta, Caroline (Clemence Poesy), ma che importanza ha oggi se Alberto Giacometti (Geoffrey Rush) fosse etico o meno?", ha raccontato il regista Stanley Tucci
Nel 1964, durante un breve viaggio a Parigi, lo scrittore americano e appassionato d’arte James Lord incontra il suo amico Alberto Giacometti, pittore di fama internazionale, che gli chiede di posare per lui. Le sedute, gli assicura l’artista, dureranno solo qualche ora, un paio di giorni al massimo. Lusingato e incuriosito, Lord accetta. Sarà l’inizio di un viaggio nell’assurdo processo che accompagna la creazione artistica.
A vestire i panni di Alberto Giacometti è Geoffrey Rush, premio Oscar per "Shine" (1997), mentre uno degli attori del momento, Armie Hammer, già in "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino, interpreta l’americano James Lord.