Tgcom24 offre in anteprima del thriller drammatico di PabloTrapero, al cinema dal 25 agosto
Dal regista pluripremiato Pablo Trapero, il 25 agosto arriva al cinema "Il Clan", Leone d'argento a Venezia. Tgcom24 offre in anteprima una clip del film, tratto da una storia cvera, che segue dentro le mura domestiche i Puccio e propone uno spaccato inedito della fine della dittatura argentina. Una famiglia normale, che nasconde però un segreto: il padre sequestra i rampolli dell'alta borghesia per assicurare un futuro agiato ai suoi figli.
Il Clan è ambientato in Argentina nei primi anni '80 e racconta la vera storia di una famiglia della media borghesia coinvolta in una serie spaventosa di sequestri, riscatti e omicidi. All'apparenza i Puccio hanno un'esistenza ordinaria, Arquímedes (Guillermo Francella) con la moglie e i figli, si raccontano le loro giornate mentre cenano come qualsiasi altra famiglia. Il patriarca Arquímedes, determinato a rimanere a galla dopo il collasso del sistema politico dei militari, ricorre a un piano criminale per proteggere e consolidare il benessere sociale della sua famiglia. Dopo aver offerto i suoi servizi al regime militare e averne beneficiato, cambia target e si specializza nel sequestro di persone ricche, da cui ottenere riscatti.
Il figlio più grande Alejandro (Peter Lanzani), è una stella nascente del rugby, ma viene manipolato e coinvolto dal padre nella progettazione meticolosa dei suoi sequestri. Complice silenziosa e passiva la moglie Epifanía (Lili Popovich), che prepara i pasti ai prigionieri, così come le figlie Silvia (Giselle Motta) e Adriana (Antonia Bengoechea) ignorano le grida che provengono dal seminterrato. Solo il figlio minore Guillermo (Franco Masini) riconosce l'orrore dei crimini commessi mentre il fratello maggiore Daniel (Gaston Cocchiarale), dopo essere tornato dalla Nuova Zelanda, si fa coinvolgere nell'affare.
Anche se in misura diversa, tutti i componenti accettano il proprio ruolo per continuare a beneficiare dei profitti ricavati dalle vittime del padre. Alejandro è incapace di opporsi alla ferrea volontà del padre e finisce per prestarsi a fare da esca con i possibili candidati ai sequestri. Nel momento in cui l'ondata democratica inizia a far pulizia all'interno del sistema giudiziario e tra i poliziotti corrotti nel paese, un sentimento di disperata inevitabilità si abbatte sulla famiglia.