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"La ragazza nella nebbia", il thriller best seller di Carrisi diventa un film con Toni Servillo

Lo scrittore pugliese debutta alla regia del suo libro e il cast è stellare. Al cinema dal 26 ottobre, guarda la clip esclusiva

26 Ott 2017 - 09:57
 © ufficio-stampa

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Esce il 26 ottobre "La ragazza nella nebbia", thriller di debutto di Donato Carrisi, scrittore e sceneggiatore pugliese, che si è cimentato per la prima volta alla regia di uno dei suoi libri best seller. Cast stellare per questo giallo che ammicca ai classici noir degli anni ’70 e ai thriller degli anni ’90. Alla guida c'è Toni Servillo, affiancato da Alessio Boni, Lorenzo Richelmy, Galatea Ranzi e Jean Reno, che recita in italiano.

"La ragazza nella nebbia", nato prima come sceneggiatura e da cui Carrisi ha tratto poi l'omonimo libro, è ambientato in un piccolo paese di montagna, Avechot. Qui, in una notte di nebbia, avviene uno strano incidente. L’uomo alla guida viaggiava da solo. È incolume. Ma i suoi abiti sono sporchi di sangue. L’uomo si chiama Vogel (Toni Servillo) e fino a poco prima era un poliziotto famoso. Ma non dovrebbe essere lì. Un mite e paziente psichiatra, Augusto Flores interpretato da Jean Reno, cerca di fargli raccontare l'accaduto, ma sa di non avere molto tempo. Bisogna cominciare da alcuni mesi addietro. Quando, due giorni prima di Natale, proprio fra quelle montagne è scomparsa una ragazzina di sedici anni: Anna Lou (Ekaterina Buscemi) aveva capelli rossi e lentiggini. Però il nulla che l'ha ingoiata per sempre nasconde un mistero più grande di lei. Un groviglio di segreti che viene dal passato, perché ad Avechot nulla è ciò che sembra e nessuno dice tutta la verità. Questa non è una scomparsa come le altre, in questa storia ogni inganno ne nasconde un altro più perverso. E forse Vogel ha finalmente trovato la soluzione del malvagio disegno: lui conosce il nome dell'ombra che si nasconde dentro la nebbia, perché "il peccato più sciocco del diavolo è la vanità""... Ma forse ormai è troppo tardi per Anna Lou. E anche per lui.

Tanti i temi che emergono nel film, girato in Alto Adige. Tra questi il rapporto tra i media e i fatti di cronaca. Saranno proprio i media, supportati da Vogel, ad incolpare dell'omicidio il professor Martini, insegnante di letteratura interpretato da Alessio Boni. E c'è poi il tema del male, specie quello che non si vede e nel quale tutti sono invischiati, psichiatra compreso. Non ci sono innocenti in questo thriller e fino alla fine è impossibile capire chi sia stato l'assassino di Anna Lou: chi è quindi il mostro?

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