CLIP ESCLUSIVA

"Suffragette", la lotta per l'emancipazione delle donne nella Londra del primo '900

Esce nei cinema italiani il film diretto da Sarah Gavron con protagoniste Carey Mulligan, Helena Bonham Carter e Meryl Streep. Tgcom24 vi offre una clip in esclusiva

03 Mar 2016 - 10:32
 © ufficio-stampa

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E' nelle sale italiane "Suffragette", il film diretto da Sarah Gavon che racconta gli anni caldi della lotta per l'emancipazione femminile che portò le donne alla conquista del voto nel Regno Unito. La pellicola, che vede protagoniste Carey Mulligan, Helen Bonham Carter e Meryl Streep, esce in in prossimità del 10 marzo, anniversario dei 70 anni del primo voto delle donne in Italia, nel 1946. Tgcom24 vi presenta una clip esclusiva.

La storia è ambientata nella Londra del 1903. Sotto la guida di Emmeline Pankhurst (Meryl Streep) le donne inglesi danno vita a una lotta senza quartiere per ottenere il suffragio universale. Operaie, borghesi, ragazze nubili e madri di famiglia si organizzano in comitati e scendono in strada per rivendicare il loro diritto al voto al grido di “Vote for women”. La protesta dilaga nell'intera nazione. Cariche di polizia, indagini, arresti e diffamatorie campagne stampa non fermano la ribellione delle militanti che vengono soprannominate con spregio "Suffragette". Maud Watts (Carey Mulligan), operaia in fabbrica per 13 ore al giorno, dall'età di 8 anni, è una di queste militanti. Lei e le sue compagne sono tra le pioniere del lungo percorso verso la conquista della parità dei diritti.

"Never surrender, never give up the fight" (Mai arrendersi, mai smettere di lottare) è la frase con cui Emmeline Pankhurst (leader e fondatrice dell'ala armata delle suffragette inglesi) incitava le donne a conquistare parità di diritti.

La frase verrà stampata su una t-shirt bianca che sarà indossata da chi vorrà sostenere l'iniziativa della campagna social di "Suffragette". Accompagnata dall'hastag #suffragette, la campagna lanciata sulle pagine social dedicate al film, vuol essere un'occasione di riconoscimento di un movimento coraggioso che ha cambiato la storia, ma anche un grido per ricordare che la battaglia per la parità non è ancora finita.

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