Addio a Wes Craven, il maestro horror che inventò "Nightmare" e "Scream"
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Il regista si è spento a 76 anni stroncato da un cancro al cervello. Per 40 anni è stato uno dei massimi esponenti del cinema di paura intelligente
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Addio a Wes Craven, grande regista americano tra i massimi esponenti del cinema horror. Craven è morto a 76 anni nella sua casa a Los Angeles. Era da tempo malato di cancro al cervello. Rivelatosi negli anni 70 con pellicole di culto come "L'ultima casa a sinistra" e "Le colline hanno gli occhi" entrò nel mito negli anni 80 e 90 con "Nightmare - Dal profondo della notte" e "Scream", capostipiti di due celebri saghe.
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Autore estremamente colto e intelligente Craven si è ricavato un posto nella storia del cinema di genere sovvertendo e rivoluzionando molti canoni. Nei primi anni 70 con "L'ultima casa a sinistra" (1972) (film da lui ripudiato per quanto poi diventato un cult) e "Le colline hanno gli occhi" (1977) è stato tra i primi a portare la rappresentazione della violenza a livelli fino a quel momento impensabili, catapultandola nella vita di tutti i giorni, mettendo in scena situazioni che esplodono in ambienti quotidiani.
La sua carriera è stata caratterizzata da continui alti e bassi, con punte di grande luminosità e successo alternati a flop fragorosi. E così alcuni anni di anonimato bisogna attendere il 1984 per quello che è considerato il suo capolavoro. "Nightmare - Dal profondo della notte" (1984) trasporta l'orrore nella fase onirica, con gli stilemi tipici dello slasher anni 80 e una serie di teenager protagonisti (tra i quali un esordiente Johnny Depp). Ma a trasformare la pellicola in un mito e il personaggio di Freddy Kruger, faccia piagata dalle bruciature, cappellaccio e guanto con rasoi al posto delle dita. Robert Englund ne farà uno dei personaggi più amati, tanto feroce quanto carico di umorismo, portando il pubblico a simpatizzare più con lui che con le vittime.
Altro periodo di magra per tutta la prima metà degli anni 90 (con il terribile "Vampiro a Brooklyn" con Eddie Murphy) e poi la nuova resurrezione nel 1996. Con "Scream" Wes Craven compie un lavoro di horror metatestuale, dove in una volta sola si prende gioco di tutti i luoghi comuni del cinema che lui stesso ha contribuito a creare. Umorismo, citazionismo, un perfetto meccanismo a incastri e un nuovo personaggio destinato a diventare una maschera simbolo del cinema di genere. A differenza di quanto accaduto cn Nightmare Craven si occupa della sua nuova creatura fino in fondo, dirigendo anche i tre sequel.
Nel 1999 prova ad abbandonare l'horror dirigendo un film drammatico con Meryl Streep e Angela Bassett, "La musica del cuore", ma è una parentesi: torna ben presto al genere che conosce meglio ma le ultime prove, come "Cursed - Il maleficio" e "Red Eye", non hanno il successo sperato. Negli ultimi anni si dedica principalmente alla produzione.