"Ad Astra", l'odissea spaziale di Brad Pitt: guarda le foto
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Esce nelle sale il film presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Tgcom24 vi presenta una clip esclusiva
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Dopo la partecipazione in concorso all'ultima Mostra del cinema di Venezia, arriva nelle sale italiane "Ad Astra", un thriller fantascientifico diretto da James Gray. Protagonista è Brad Pitt, nel ruolo di un astronauta che viaggia fino all'estremo limite del sistema solare per trovare suo padre, da tempo disperso, e cercare di svelare un mistero che minaccia la sopravvivenza del nostro interopianeta. Tgcom24 vi presenta una clip esclusiva.
"Mi piacciono molto le opere di James Gray. Ammiro la sua profonda conoscenza della storia del cinema. C'è sempre un elemento classico nelle sue narrazioni, molto elegante e grandioso - ha dichiarato Brad Pitt -. Le nostre prime conversazioni sul film riguardavano soprattutto il modo in cui il protagonista crea legami con gli altri. Nel film c'è un uomo per cui è difficile stabilire legami con gli altri. È capace di sopravvivere nello spazio di fronte ai pericoli ma teme l'intimità. Io e James abbiamo parlato di vulnerabilità. Che cos'è la vulnerabilità? Che cos'è la forza in un uomo? Da dove viene la forza? E abbiamo concluso è che la forza è generata proprio dalla vulnerabilità. La sicurezza in se stessi proviene dal modo in cui gli individui riescono a gestire i propri difetti, debolezze, insicurezze, senza cercare di nasconderli o di mascherarli. Mi sono reso conto che sia la pace interiore che la forza nascono proprio da questa accettazione”.
Il regista/produttore/scrittore racconta di aver tratto ispirazione per il film dalle sue letture sul fisico premio Nobel Enrico Fermi, "l'architetto dell'era nucleare", che riteneva che ci fosse il 90% di probabilità che gli Stati Uniti sudoccidentali venissero distrutti dopo la prima divisione dell'atomo. "All'epoca non si sapeva se la reazione a catena sarebbe continuata", spiega Gray.
"Erano molto allarmati e ho immaginato una situazione in cui c'è una persona da sola nello spazio che non ha nulla da perdere: non c'è fine agli esperimenti che potrebbe compiere o a cui sottoporsi. "Sono stato ispirato anche dal romanzo 'Cuore di tenebra' di Joseph Conrad e dal film 'Apocalypse Now'. L'idea del film è a metà strada fra 'Cuore di tenebra' e le missioni spaziali Apollo e Mercury".
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