Barbara Tabita: "Far ridere è tutta questione di orecchio"
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L'attrice, nel cast di "Matrimonio al Sud" ha svelato a Tgcom24 la formula magica della risata. Presto, però, sorprenderà il pubblico con un ruolo drammatico...
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Nuovo ruolo comico per Barbara Tabita, che dopo "Belli di papà" torna sul grande schermo con la commedia corale "Matrimonio al Sud". Nel film (in uscita il 12 novembre) interpreta Anna, la mamma della sposa, e dovrà fare i conti con i parenti del Nord. A Tgcom24 l'attrice ha ammesso che far ridere per lei è facile "io vado ad orecchio. Vincenzo Salemme mi insegnò che la comicità è come la musica di un'orchestra".
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"Matrimonio al Sud" ruota intorno alle famiglie dei futuri sposi Teo (Luca Perocino) e Sofia (Fatima Trotta). I suoceri lombardi (Massimo Boldi e Debora Villa) partiranno alla volta del meridione, per conoscere i nuovi parenti (Biagio Izzo e Barbara Tabita)
Tgcom24 ha incontrato Barbara Tabita, che in "Matrimonio al Sud" veste i panni di Anna, la mamma della sposa. Durante il film deve cercare di andare d'accordo con la consuocera Giulia e far accettare al marito l'idea di aver un 'polentone' come genero.
Dopo "Belli di papà" torni con una nuova commedia che è un viaggio da nord verso sud. Tu sei siciliana, quanto ti senti donna del Sud?
Del Sud amo i colori, i sapori, le tradizioni, il senso della famiglia e la gente. Se arrivi al Sud e non conosci nessuno, in mezza gioranata diventi amica di mezzo paese. Ma per certi altri aspetti credo di avere degli avi longobardi...
In che senso?
Del Nord amo le regole, l'educazione e la professionalità. Anche se faccio la comica sono una persona molto precisa. E poi quando trovi un'amica è davvero per sempre.
Come è successo tra te e la tua 'consuocera' Debora Villa. Com'è stato dividere il set con lei?
Ci conosciamo da quasi vent'anni ma non avevamo mai lavorato insieme. Quando ci hanno proposto il film insieme eravamo contentissime. I nostri personaggi si prevaricano l'un l'altra, ma proprio grazie alla stima reciproca è stato divertente rubarci la scena.
E il rapporto con il resto del cast?
Il clima era goliardico, un continuo ridere e scherzare. Anche chi non era in scena ogni tanto entrava a disturbare... una follia continua!
Spesso vieni chiamata per i ruoli comici. Cos'è per te la comicità?
Per me la comicità è musica, vado ad orecchio. Vent'anni fa feci il mio primo film con Vincenzo Salemme e mi insegnò che il tempo comico è come un'orchestra. Devi seguire il ritmo del primo violino, che è il capocomico, e accodarti a lui con il tuo strumento. Ogni volta è una sfida, far ridere non è facile, soprattutto se hai un bell'aspetto...
Nella tua carriera però ti sei anche imbruttita...
Sì, in "Belli di papà" sono diventata più vecchia, ma mi piace che il volto cambi aspetto. Posso diventare brutta, pazza o vecchia... La cosa non mi spaventa affatto, anzi sono curiosa di vedermi trasformata.
Presto ti vedremo infatti in un ruolo drammatico...
Sì, ne "Lo scambio" di Salvo Cuccia, in concorso al Torino Film Festival. Questo è stato un cambiamento di pelle per me. E' ambientato negli Anni Novanta e interpreto una donna che ha avuto molti aborti e deve convivere con questi fantasmi, che la faranno diventare pazza.