Nelle sale italiane un thriller di Andrea Di Stefano, costruito sulla figura del grande narcotrafficante colombiano. Guarda la clip esclusiva per Tgcom24
Benicio del Toro veste al cinema i panni del re mondiale dei narcotrafficanti, il signore della cocaina Pablo Escobar. L'attore portoricano, 49 anni, divo hollywoodiano candidato all’Oscar nel 2004 per "21 gramm"i, è il protagonista del thriller "Escobar: Lost in Paradise" da oggi nelle sale con la regia di Andrea Di Stefano, attore italiano alla sua prima regia. Accanto a del Toro, Josh Hutcherson, l'ex Peeta Mellark di "Hunger Games".
Il film mescola biografia e romanticismo attorno alla figura del più noto trafficante di cocaina di sempre, ucciso nel 1993 dalla polizia colombiana. Ma la storia non si sofferma sui particolari biografici legati ad Escobar, raccontandoli solo in parallelo. Il coprotagonista di del Toro/Escobar è infatti Josh Hutcherson ovvero Nick, surfista canadese che pensa di aver trovato il paradiso quando raggiunge il fratello in Colombia. Una laguna turchese, una spiaggia d’avorio, onde perfette, un sogno. Poi incontra Maria, una splendida ragazza colombiana. I due si innamorano follemente e tutto va benissimo fino a quando Maria presenta Nick a suo zio: Pablo Escobar.
Il film si basa su fatti reali, come spiega Di Stefano: "Tutto quello che Pablo Escobar dice nella sceneggiatura originale, in un momento o nell’altro della sua vita lo ha detto davvero". E ancora: "Il film inizia all’epoca in cui i colombiani vedevano Pablo Escobar come una persona molto ricca, e solo pochissimi sospettavano che trafficasse la cocaina, soprattutto perché all’epoca questa droga non era considerata dannosa per la salute. Allora, anche il commercio di marijuana prevedeva pene detentive più severe. In Colombia, Perù e Bolivia la cocaina era considerata una medicina. Si masticavano le foglie per combattere la malaria e guarire il raffreddore".